Risultato a sorpresa nella finale finlndese, i favoriti Saara Aalto e Mikael Saari arrivano rispettivamente prima e secondo al televoto ma la giuria di esperti preferisce Sandhja con la sua trascinante “Sing it away”, che per una manciata di punti ha la meglio.
Di origini indiane, Sandhja ha inciso il suo primo album nel 2014.
La serata si era aperta con i Lordi, finora gli unici a conquistare l’Eurovision per la Finlandia, esattamente dieci anni fa, con “Hard Rock Hallelujah”.
La gara comincia con Cristal Snow con “Love is blind”, un uptempo molto orecchiabile ma che dal vivo rende meno del previsto.
Stella Christine “Ain’t got time for boys” un gradevole brano soul interpretato con classe.
Annica Milán & Kimmo Blom “Good enough” duetto immediato e orecchiabile, ottimi interpreti e presentazione.
Eini “Draamaa” dance in finlandese un po’ datata ma sempre piacevole.
Barbe–Q–Barbies “Let me out” rock al femminile.
Tuuli Okkonen “Don’t wake me up” una ballata che esalta le doti canore dell’interprete ma non basta.
Saara Aalto “No fear” coreografia con neve, ballerini e cambio d’abito a sottolineare il passaggio dall’inizio dal sapore etnico al finale più ritmato.
Mikael Saari “On it goes” dolce e delicata, interpretata con passione, coreografata con eleganza, potrebbe far parte di un musical.
Ma Sandhja ha una marcia in più, riascoltiamola: