Adieu Madame Gall, bambola ribelleUna lotta di due anni contro un cancro recidivo l’ha portata via oggi. Si è spenta a 70 anni France Gall, la “Poupée de cire, poupée de son” che conquistò, a Napoli, l’edizione 1965 dell’Eurovision Song Contest, rappresentando il Lussemburgo.

Nata come Isabelle Géneviéve Marie Anne Gall, figlia di un paroliere, ha avuto una luminosa carriera in Francia e all’estero. In Italia la ricordiamo soprattutto per la sua partecipazione al Festival di Sanremo del 1969, con “La pioggia” in coppia con Gigliola Cinquetti.

La sua canzone eurovisiva “Poupée de cire, poupée de son” (di cui venne incisa anche la versione italiana “Io sì, tu no”) porta la firma di Serge Gainsbourg. Una musica yé-yé per un testo controverso, del quale la stessa France non aveva capito appieno la portata. Si dice che, una volta compreso il vero senso della canzone, France Gall, che non la condivideva, abbia litigato con Gainsbourg e che, per questo motivo, non abbia più cantato in pubblico il brano della sua vittoria.

Noi, però, la vogliamo ricordare giovane e felice come sul palco di Napoli, e le chiediamo scusa se, nella nostra immaginazione, rimarrà per sempre quella “bambola di cera e di suono”. Riascoltiamo la sua canzone, unendoci al dolore di tutti coloro che le sono stati vicini.