Sarà Lea Sirk a rappresentare la Slovenia a Lisbona, ventiquattresima partecipazione del Paese alpino all’Eurovision Song Contest.
A stabilirlo, il voto delle sei giurie (cantanti; musicisti e produttori; radio; tv; Ogae Slovenija; giuria internazionale) e quello del pubblico, con un valore del 50% ciascuno.
Ripercorriamo le emozioni della serata, presentata da Vid Valič e da Raiven (Ema 2016 e 2017), che ha visto in gara gli otto brani qualificatisi attraverso la semifinale di sabato 17 febbraio, durante la quale vi erano state eliminazioni clamorose come quelle di due vincitrici del passato, Tanja Ribič (1997) e ManuElla (2016), e di una delle interpreti più attese, Nika Zorjan. Esclusi anche Anabel, KiNG FOO, MILA, Orter e Gregor Ravnik.
Ad aprire, Lea Sirk con “Hvala, ne!” (Grazie, no), sempre più accreditata come possibile competitor dei grandi favoriti BQL. Un urban pop moderno e originale con una coreografia convincente: potrebbe funzionare bene anche a Lisbona, in un’edizione in cui al momento sembrano prevalere i brani lenti. Ottima l’idea di mantenere il testo in sloveno. In semifinale tutte le canzoni erano state presentate in sloveno; ora, invece, devono essere proposte nella versione definitiva e, inaspettatamente, solo Ina e i BQL hanno deciso di optare per l’inglese.
Secondi a salire sul palco gli Indigo con la ballata dal sapore etno “Vesna” (nome proprio che sta anche a indicare la primavera); poi Ina Shai che, con “Glow” (Splendore), fornisce una bella performance sul piano scenografico.
I BQL, unica speranza di vittoria per il team Maraaya dopo le eliminazioni di Nika Zorjan e Tanja Ribič, cercano la rivincita dopo il secondo posto della scorsa edizione, arrivato nonostante la larga vittoria al televoto. La loro “Promise” non sembra avere la stessa forza e immediatezza di “Heart of Gold”, ma il sostegno del pubblico pare certo e il video della semifinale è al momento il più visto in assoluto davanti a quello di Lea Sirk.
È il turno di Marina Martensson, di padre svedese e madre slovena, che con la sua “Blizu” (Vicino) crea un’atmosfera intensa e poetica. Lara Kadis ha festeggiato i suoi 17 anni sabato scorso conquistando l’accesso in finale ed è stata la rivelazione della serata. “Zdaj sem tu” (Adesso sono qui) è un brano in stile eurovisivo interpretato con pathos e sicurezza da Lara, nonostante la giovane età. I Proper salgono sul palco per presentare “Ukraden cvet” (Fiore rubato), un’intensa e malinconica ballata. Chiude un’altra dei favoriti della vigilia, Nuška Drašček, con l’energica “Ne zapusti me zdaj” (Non lasciarmi adesso), tipica produzione di Aleš Klinar e Anja Rupel, che pare uscita da una selezione dei primi anni Duemila e che proprio per questo risulta un bel tuffo tra i classici brani eurovisivi amati da tanti fans.
Nuška e Lea sono le veterane di Ema tra le finaliste, con quattro presenze, seguite da Martina (Ina) con tre e dai BQL con due.
Si apre il televoto ed è il momento degli ospiti: Omar Naber, vincitore della scorsa edizione e nel 2005, la stessa Raiven che riprende per qualche minuto i panni di cantante, infine Maja Keuc, vincitrice di Ema 2011.
Giurie quasi tutte compatte per Lea, davanti a Lara Kadis e ai BQL. Il televoto premia come previsto i BQL, davanti a Nuška Drašček e a Lea Sirk. Ma, come un anno fa, non basta e a vincere è Lea Sirk!
Lea Sirk ha 28 anni, è di Isola e ha già esperienze eurovisive come backing vocalist di Tinkara Kovač e di ManuElla. Si è rivelata al grande pubblico classificandosi seconda a Bitka Talentov 2006, alle spalle di Eva Černe. Ha partecipato a tutti i principali festival sloveni e a quattro edizioni di Ema (2009, 2010, 2017, 2018, oltre che a Misija Evrovizija nel 2012 come front-woman della band Leaparfume). Tra 2012 e 2014 è stata una delle voci del programma di successo Moja Slovenija e nel 2014 ha pubblicato il suo primo album “Roža”. È anche autrice dei brani che interpreta e per altri artisti (spesso insieme al compagno Gaber Radojevič) ed è mamma di una bambina di cinque anni di nome Ael.
A Lisbona si esibirà il 10 maggio nella seconda semifinale.