Anche se, oramai, all’Eurovision Song Contest vengono rappresentati un po’ tutti i generi musicali, una band metal genera sempre un certo scalpore. Soprattutto quando il tema della loro canzone è un qualcosa che, nella nostra cultura, è ancora considerato argomento sensibile e delicato: eppure, la canzone degli ungheresi AWS parla proprio della perdita estrema, della morte di una persona cara. Abbiamo avuto occasione di scambiare qualche parola con loro in attesa della loro performance a Lisbona: ecco che cosa ci hanno detto.
OGAE Italy: Salve ragazzi, siamo felici di incontrarvi! Prima di tutto, lasciate che vi ringraziamo per avere dedicato un poco di tempo a rispondere alle nostre domande, e che ci congratuliamo con voi per essere stati scelti come rappresentanti dell’Ungheria all’Eurovision Song Contest di quest’anno.
AWS: Grazie mille per le vostre gentili parole!
OGAE Italy: Vorremmo davvero che i fans italiani potessero conoscere un poco meglio voi e il vostro mondo, quindi partiamo dal nome della band. Che cosa significa AWS, e perché avete scelto questo nome?
AWS: E’ un mistero, nessuno lo sa con sicurezza! Forse significa A Wild Summer (Un’estate selvaggia)? O Atomic Worm Stoves (Fornelli di vermi atomici)? Non si può esserne mai sicuri (Ridono).
OGAE Italy: Siete una band dal 2011. Come avete iniziato il vostro viaggio musicale, e quali sono le influenze più importanti che avete subito in questo campo?
AWS: In realtà, abbiamo formato la band nel 2006. Frequentavamo la stessa scuola e condividevamo l’interesse per la musica: ascoltarla e anche crearla. Avevamo suonato insieme in diversi altri complessi prima di AWS, e ci siamo resi conto che non solo lavoravamo bene insieme, ma ci divertivamo anche molto, quindi non abbiamo avuto dubbi sul fatto di fondare una band insieme. Siamo cresciuti con i Metallica, i Korn, i System of a Dawn e i Linkin Park (oltre a molti grandi complessi ungheresi come i Superbutt, i Subscribe o Isten Háta Mögött). Questi gruppi ci hanno ispirati molto.
OGAE Italy: Facciamo un piccolo gioco: immaginate di avere l’opportunità di scegliere qualsiasi grande musicista, attuale o del passato, per aggiungere un elemento al vostro gruppo. Chi scegliereste, e perché?
AWS: Freddie Mercury sarebbe fantastico! Non c’è bisogno di spiegazioni per il suo talento e per il suo incredibile carisma.
OGAE Italy: Avete partecipato a molti festival musicali, incluso lo Sziget Festival. Malgrado questo, siamo sicuri che A Dal sia stata un’esperienza completamente diversa dalle altre. E’ vero? Perché avete deciso di prendervi parte e provare a rappresentare il vostro Paese all’ESC?
AWS: Avete assolutamente ragione! (Ridono) Durante A Dal 2018 abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo al di fuori della nostra “zona di sicurezza”, il che è stato molto emozionante per noi. Abbiamo imparato molto, ci siamo fatti nuovi amici e non vediamo l’ora di affrontare la prossima grande sfida a Lisbona. Non ci aspettavamo di vincere la selezione, volevamo solo far conoscere la nostra musica a un pubblico più vasto.
OGAE Italy: Il metal non è una musica che si senta spesso all’ESC, e sicuramente gli spettatori di A Dal sono abituati ad altri tipi di musica: siete stati quindi sorpresi quando siete stati annunciati come vincitori, e perché pensate di essere stati scelti?
AWS: Sì, siamo stati molto sorpresi. E’ stato un grande momento nella storia del nostro genere musicale, perché molti altri complessi rock e metal ungheresi ci hanno sostenuti, e così i loro fans. Siamo stati grati di poter essere parte di questo grande evento, e avremmo fatto lo stesso per loro se noi non avessimo raggiunto la finale.
OGAE Italy: Ci piace molto ascoltare le canzoni nelle lingue nazionali, quindi grazie per avere scelto di cantare in Ungherese. Molti cantanti scelgono l’Inglese perché pensano che, in questo modo, sia più facile per tutti capire il loro messaggio. Perché, invece, voi avete deciso per l’Ungherese?
AWS: Il nostro messaggio è stato scritto originariamente in Ungherese, e pensiamo che questa sia stato il modo più accurato per incanalare i pensieri originali che volevamo esprimere nella nostra canzone. In ogni caso, è in lavorazione una versione Inglese, ma a Lisbona canteremo in Ungherese.
OGAE Italy: Le parole di “Viszlát nyár” sembrerebbero descrivere l’amara fine di una relazione, ma credo che il video racconti una storia diversa. Qual è il significato della vostra canzone, e qual è stata la vostra ispirazione per scriverla?
AWS: No, non è una canzone su di una rottura, se è questo che vuoi dire. Il padre del nostro cantante Örs è morto lo scorso anno, ed è stato questo a ispirare la canzone. Parla dell’avere a che fare con la morte – quindi sì, in questo senso può significare la fine di una relazione. Pensiamo che rapportarsi alla morte sia estremamente difficile nella nostra cultura, cerchiamo di evitare accuratamente questo argomento per non doverci misurare con esso. Pensiamo che avere a che fare con la morte sarebbe un poco più facile se riconoscessimo il fatto che la morte è una parte delle nostre vite. Se potessimo dedicare più attenzione a questo scomodo pensiero, potremmo essere più presenti nelle nostre vite e passare più tempo con quelli che amiamo, sapendo che non saremo qui per sempre.
OGAE Italy: Fra poco partirete per Lisbona: come vi immaginate l’esperienza in generale? Quali sono le vostre speranze e aspettative?
AWS: Andiamo a Lisbona con lo stesso obiettivo con il quale siamo andati all’A Dal: siamo felici di esserci e vorremmo presentare la nostra musica a quante più persone possibile. Cerchiamo di restare realistici: dopotutto, siamo una band metal all’ESC. D’altra parte, però, questo può essere anche un vantaggio, perché siamo gli unici concorrenti a suonare metal, quest’anno. Questo potrebbe portare a un bel risultato, se riusciremo a ottenere sostegno dai fans del metal di tutta Europa, come è stato da quelli ungheresi durante l’A Dal. Sicuramente faremo del nostro meglio. Siamo felici di poter rappresentare il nostro genere e il nostro Paese sul palco di Lisbona, e mostreremo a tutti che cosa significa una vera gig degli AWS.
OGAE Italy: Avete avuto tempo di ascoltare i vostri “rivali”? C’è una canzone che vi piace particolarmente, o che vedete come potenziale vincitrice?
AWS: Pensiamo che la canzone israeliana sia una potenziale vincitrice.
OGAE Italy: Quali sono i vostri progetti dopo Lisbona? Possiamo attenderci un quarto album, un tour?
AWS: Sì, stiamo registrando il nostro quarto album e abbiamo in progetto di pubblicarlo più avanti, quest’anno. Abbiamo anche un tour nazionale questa primavera e suoneremo a dei festival ungheresi in estate. Per l’autunno/inverno abbiamo in programma un tour dei club per presentare l’album. Ci sarà anche un grande show dopo l’Eurovision: in Maggio saremo co-protagonisti di una grande gig insieme a Apey & The Pea al Budapest Park, la più grande location di concerti open air a Budapest.
OGAE Italy: Grazie, ragazzi, per questa piccola intervista. Vi auguriamo il meglio a Lisbona, e non vediamo l’ora di incontrarvi là.
AWS: Grazie mille!
E grazie anche a Ráhel Herendi e Simon Mudri-Molnár che hanno reso possibile questa intervista.