Il party di Israele è sempre l'evento eurovisivo per eccellenzaGrande ressa, la sera del 5 Maggio, per riuscire a entrare al Capitolio, il locale dove si è svolto il party israeliano. Facile immaginare il perché: il party israeliano è sempre il più atteso della settimana eurovisiva. Le aspettative erano, quindi, come sempre alte, e non sono state disattese.

Siamo riusciti a entrare dopo una lunga fila, e abbiamo perso qualche esibizione, ma il programma era talmente ricco che non abbiamo avuto certo di che lamentarci.

Abbiamo iniziato con la Romania, The Humans e la loro “Goodbye”

per poi proseguire con Rasmussen che ha fatto un’originale esibizione in mezzo al pubblico con una versione a cappella di “Higher ground”.

E’ arrivata poi Netta Barzilai, che non ha chiuso, come sarebbe stato logico, la serata, ma si è esibita nel bel mezzo della festa con la sua “Toy”.

E’ stata poi la volta dei bulgari Equinox con “Bones”

e dei georgiani Iriao che hanno eseguito una vera e propria jam session in luogo della loro entry eurovisiva, preferendo una dimensione più da concerto.

Sono poi arrivati Sanja Ilić & Balkanika, per la Serbia, con “Nova deca”.

Tripla esibizione per San Marino: dapprima Jessika con “Hypnotica”

poi Jenifer Brening

e infine insieme, con “Who we are”.

Sono arrivati poi gli Eye Cue, per la Macedonia, con “Lost and found”,

e ha chiuso la serata Christabelle, per Malta, con “Taboo”. Christabelle si è goduta la festa anche come invitata, ballando fino all’alba con la sua delegazione.

Oramai è perfino scontato dirlo: la festa israeliana è sempre la migliore. Grazie a tutta la delegazione per la splendida serata!