Poco fa l’EBU ha dato comunicazione ufficiale del running order della finale dell’Eurovision Song Contest, che si terrà, come è noto, domani, 12 Maggio, in diretta dalla Altice Arena di Lisbona.
Ecco l’ordine di esibizione dei Paesi in gara:
01. Ucraina
02. Spagna
03. Slovenia
04. Lituania
05. Austria
06. Estonia
07. Norvegia
08. Portogallo
pausa
09. Regno Unito
10. Serbia
11. Germania
12. Albania
13. Francia
14. Repubblica Ceca
15. Danimarca
16. Australia
pausa
17. Finlandia
18. Bulgaria
19. Moldavia
20. Svezia
21. Ungheria
22. Israele
23. Paesi Bassi
24. Irlanda
25. Cipro
26. Italia
Alcune considerazioni. Ricordiamo, intanto, che, da qualche anno, il running order non è più estratto a sorte ma deciso dall’organizzazione con l’intento di creare uno spettacolo il più possibile vario e gradevole dal punto di vista televisivo. I cantanti in gara si limitano a pescare, letteralmente parlando, la possibilità di esibirsi nella prima o nella seconda parte della finale.
Detto questo, l’ultima posizione è di solito considerata fortunata, poiché si ritiene che le canzoni che si ascoltano per ultime restino in testa più delle altre. Ricordiamo l’ultima posizione dei ragazzi del Volo a Vienna, che, se non confermò i pronostici della vigilia, ci fece comunque raggiungere un ottimo terzo posto.
Prima di noi, in netto contrasto, si esibisce Cipro, una delle favorite: due brani agli antipodi potrebbero darsi molto fastidio l’un l’altro, e tutto sta a vedere se giurie e pubblico preferiranno la spensieratezza o il messaggio.
Israele, l’altra favorita, non ci sembra messa in un’ottima posizione, schiacciata com’è fra due pezzi rock molto forti: quello dell’Ungheria, che tanti consensi ha ottenuto anche dal pubblico in arena, e quello dei Paesi Bassi, che si sono qualificati, contro i pronostici di molti, con un brano molto più rock che country.
Posizioni così così anche per il Portogallo, che arriva subito dopo la coinvolgente Norvegia, per la Germania schiacciata fra l’interessante Serbia e la fortissima Albania, e per la Francia che la segue a ruota, subito prima di un altro pezzo fortissimo, quello della Repubblica Ceca.
Infine, la famigerata “maledizione del numero due”, la posizione dalla quale nessuno ha mai vinto l’Eurovision Song Contest, quest’anno tocca alla Spagna. Secondo le previsioni dei bookmakers, la maledizione non dovrebbe spezzarsi neppure stavolta: staremo a vedere.