Il televoto: power to the people!
Il Volo all’Eurovision 2015

A poche ore dall’inizio della finale dell’edizione 2018, facciamo una breve analisi sul sistema di votazione attualmente in vigore e sui risultati ottenuti.

Dal 2009 il risultato finale dell’Eurovision Song Contest è formato dal 50% di voti delle giurie di esperti e dal restante 50% di voti del televoto.

Le giurie hanno sempre avuto un ruolo primario fin dalla prima edizione del 1956. Ma i tempi cambiano ed anche l’Eurovision necessita di fare interagire il pubblico da casa grazie al televoto.

Era il 1998, anche se una prima prova con solamente 5 paesi fu fatta con successo nel 1997.

Con l’aumentare dei paesi in gara vengono introdotte delle semifinali ma ci si accorge che a passare il turno sono sempre gli stessi paesi, quelli più forti al televoto grazie anche alle varie diaspore in giro per l’Europa ed ai paesi limitrofi che, senza volerlo, si votano fra di loro a causa anche delle varie affinità culturali.

Di conseguenza nel 2009 si trova un giusto compromesso e si decide di affidare il verdetto al 50% + 50% fra giurie e televoto.

Tutto fila liscio e molti paesi riescono finalmente ad accedere alla tanto sperata finale anche se solo ad anni alterni. Ovviamente molto dipende anche dalla qualità della canzone presentata.

Ma con il passare del tempo le giure imparano a fare il bello ed il brutto tempo. Come in ogni giuria che si rispetti, i giurati possono decidere quale paese spingere ai primi posti e quale fare scendere verso gli ultimi in modo da non assegnare i fatidici 12 points e gli altri punti disponibili per la top 10.

Ed ecco che alcuni paesi favoriti alla vigilia del festival vengono affossati dai vari giurati europei perché non rientranti nei loro gusti o semplicemente per il fatto di favorire il loro preferito.

Ogni anno lo stesso dubbio amletico: giurie sì o giurie no? Impossibile dirlo…

Noi ci divertiamo a far finta che il risultato dal 2009 sia ancora quello del televoto come metodo prevalente. Notiamo comunque che non sarebbe cambiato molto eccetto in due edizioni: quella del 2015 e quella del 2016.

Il televoto: power to the people!
Sergey Lazarev all’Eurovision 2016

Ed è proprio quella del 2015 che ci interessa di più perché proprio l’Italia rappresentata da Il Volo con “Grande amore“, terza classificata, vince il televoto! Eh sì, proprio così! L’Italia avrebbe aggiunto una medaglia d’oro nel suo palmares di vittorie eurovisive. Ovviamente non è una grande consolazione ma è proprio l’Italia del 2015 ad avere la percentuale maggiore di voti ricevuti da un paese in gara da quando esiste il sistema di votazione con il televoto.

Nel 2016 invece avrebbe vinto il russo Sergey Lazarev compione al televoto ma solamente sesto per le giurie. Anche per lui un buon terzo posto complessivo e la vincitrice Jamala che conquista il microfono di cristallo per l’Ucraina.

Di seguito la top 10 dei paesi più televotati da quando è stato introdotto il televoto.

  1. Italia 2015: Il Volo “Grande amore” 78.21% (366 su 468 disponibili)
  2. Norvegia 2009: Alexander Rybak “Fairytale” 76.83% (378 su 492 disponibili)
  3. Portogallo 2017: Salvador Sobral “Amar pelos dois” 76.42% (376 su 492 disponibili)
  4. Estonia 2001: Tanel Padar & Dave Benton “Everybody” 75.00% (198 su 264 disponibili)
  5. Russia 2016: Sergey Lazarev “You are my only one” 73.37% (361 su 492 disponibili)
  6. Austria 2014: Conchita Wurst “Rise like a phoenix” 71.99% (311 su 432 disponibili)
  7. Danimarca 2000: The Olsen Brothers “Fly on the wings of love” 70.65% (195 su 276 disponibili)
  8. Svezia 2012: Loreen “Euphoria” 69.72% (343 su 492 disponibili)
  9. Bulgaria 2017: Kristian Kostov “Beautiful mess” 68.50% (337 su 492 disponibili)
  10. Russia 2012: Buranovskiye Babushki “Party for everybody” 67.48% (332 su 492 disponibili)

Infatti la media di televoti sul risultato che avrebbe deciso il vincitore de Il Volo è del 15,78%. Al secondo posto troviamo il vincitore norvegese Alexander Rybak (in gara anche quest’anno a Lisbona) con il 15,52% mentre al terzo l’ultimo vincitore 2017, il portoghese Salvador Sobral, con il 15,44.

Nel video troviamo invece la top 50.

 

 

E le giurie? Cosa avrebbero combinato? Anche qui il nostro rammarico si chiama Raphael Gualazzi e l’anno è il 2011. Infatti proprio nell’anno del nostro ritorno, le giurie ci premiano con un ottimo primo posto che poi valse un secondo complessivo alle spalle dell’Azerbaigian. Nulla cambia fino al 2016 quando l’Australia con Dami Im stravince le preferenze delle giurie ma pure lei si deve accontentare del secondo posto a favore dell’Ucraina.