
Continuiamo la presentazione delle selezioni nazionali, dei veri e propri festival sul modello del nostro Sanremo, creati appositamente per scegliere il rappresentante nazionale per l’Eurovision Song Contest.
Oggi è la volta dell’Estonia che ha scelto i 24 finalisti per l’Eesti Laul 2019.
La selezione estone è composta da due semifinali dalle quali usciranno i 12 finalisti, il 31 Gennaio e il 2 Febbraio, e dalla finale che si svolgerà il 16 Febbraio a Tallin alla Saku Suurhall Arena.
Le semifinali invece saranno disputate alla Tartu University Sports Hall.
Il vincitore sarà scelto in due round, nel primo una giuria di esperti e il televoto sceglieranno i 3 superfinalisti, nel secondo il vincitore verrà decretato solamente dal televoto.
Ecco i 24 concorrenti divisi nelle due semifinali:

Semifinale 1 – 31 Gennaio
- The Swingers – “High Heels In The Neighbourhood”
- Ranele – “Supernova”
- Sofia Rubina-Hunter – “Deep Water”
- Xtra basic & Emily J – “Hold Me Close”
- Johanna Eendra – “Miks sa teed nii?”
- Victor Crone – “Storm”
- Stefan – “Without You”
- Jennifer Cohen – “Little Baby El”
- Sandra Nurmsalu – “Soovide puu”
- Öed – “Öhuloss”
- Marko Kaar – “Smile”
- Inger – “Coming Home”
Semifinale 2 – 2 Febbraio
- Synne Valtri – “I’ll Do It My Way”
- Sissi – “Strong”
- Kaia Tamm – “Wo sind die katzen?”
- Iseloomad – “Kaks miinust”
- Cätlin Mägi & Jaan Pehk – “Parmumäng”
- Lumevärv ft. INGA – “Milline päev”
- Uku Suviste – “Pretty Little Liar”
- Kerli Kivilaan – “Cold Love”
- Around The Sun – “Follow Me Back”
- Lacy Jay – “Halleluja”
- Grete Paia – “Kui isegi kaotan”
- Kadiah – “Believe”

Nel gruppo dei The Swingers militano le due ex rappresentanti all’Eurovision 2013 Birgit Õigemeel e all’Eurovision 2014 Tanja Mihhailova.
Sandra Nurmsalu era la voce solista del gruppo Urban Symphony che ha rappresentato l’Estonia all’Eurovision 2009 con la canzone “Rändajad”.
Jaan Pehk faceva parte del gruppo Ruffus all’Eurovision 2003.
Per il resto molti artisti hanno già partecipato più volte alla selezione nel tentativo di rappresentare il proprio paese come Grete Paia, Sofia Rubina Hunter, Kristel Aaslaid dei Öed, Uku Suviste e Stefan del gruppo Vajé.
Fra gli autori ritorna in gara Stig Rästa già rappresentante nel 2015 con Elina Born e compositore di “Play” interpretata da Jüri Pootsmann all’Eurovision 2016.
Curiosità: Sissi è la figlia di Dave Benton che vinse l’Eurovision 2001 in coppia con Tanel Padar con la canzone “Everybody”.

Moltissimi i generi in gara: si spazia dal folk dei Cätlin Mägi & Jaan Pehk al pop internazionale di Synne Valtri; dal soul di Sissi al reggaeton delle Öed; dal britpop di Inger al groove di Marko Kaar; dalla dance di Sofia Rubina Hunter e degli Xtra Basic alla ballata di Uku Suviste; dall’hymn di Sandra Nurmsalu al swing dei The Swingers; dalla disco degli Around The Sun e dei Lumevärv al puro pop di Grete Paia.
Opinione del tutto personale, le due carte che l’Estonia potrebbe giocare ad occhi chiusi sono i brani di Sandra Nurmsalu e di Grete Paia. Due ottime canzoni in estone che non hanno nulla da invidiare ai successi internazionali. In fondo all’Eurovision è dimostrato che anche se non si canta in inglese, se la canzone è di qualità, il risultato è più che soddisfacente!
Le 24 canzoni sono già disponibili per l’ascolto a questo link!