Maruv, la vincitrice della selezione nazionale Vidbir 2019, non rappresenterà l’Ucraina al prossimo Eurovision Song Contest di Tel Aviv.
La notizia è di poche ore fa ed è stata direttamente comunicata dalla tv UA:PBC.
I disaccordi fra la tv nazionale e la cantante sono emersi subito dopo la vittoria di quest’ultima a pochi minuti dalla conclusione della serata di sabato sera.
Il regolamento per il rappresentante ucraino all’Eurovision prevede, fra le altre cose, che il cantante non abbia nessun tipo di rapporto e nessuna intenzione di passare il confine per andare in Russia per qualsiasi motivo.
Maruv dal canto suo aveva già preso accordi per alcuni concerti proprio in Russia dove avrebbe dovuto recarsi anche per ricevere alcuni premi.
Ma a quanto pare non è stato questo il motivo della rinuncia avvenuta dopo 7 ore di riunione con i vertici della tv e del governo.
In più il regolamento prevede che il cantante sia a disposizione del governo per ospitate ed esibizioni a carattere politico senza contare che deve anche sostenere tutte le spese per la rappresentanza a Tel Aviv. In aggiunta, deve sostenere ed appoggiare le idee del governo qualora all’Eurovision le venissero fatte domande sull’argomento.
E questa a quanto pare è proprio la clausola che la cantante non ha accettato. Ha dichiarato di essere una cittadina ucraina che paga le tasse, che ama il proprio paese, che fa la musicista e non la politica.
Ovviamente queste regole, giuste o sbagliate che siano non spetta a noi dirlo, sono in vigore già da qualche anno e i partecipanti alla selezione nazionale dovrebbero esserne al corrente.
Sta di fatto che la cantante non si è voluta piegare alle suddette regole e ha deciso di ritirarsi cavalcando un po’ l’onda delle polemiche scaturite un po’ ovunque dai vari eurofans europei.
Di conseguenza la UA:PBC nei prossimi giorni comunicherà il nome del nuovo rappresentante. Non è ancora chiaro se sceglierà seguendo la classifica della competizione di sabato scorso o si rivolgerà direttamente ad un candidato anche esterno.