Mahmood, prima prova: staging centrato!Non troppo e non troppo poco: questo è lo staging che volevamo per la nostra entry! Mahmood, stando alla prima prova, ha completamente centrato l’obiettivo. Streetwear con un’originale camicia stampata con volatili, portata sopra a un dolcevita brillantinato; tre ballerini che eseguono una coreografia non invasiva, e non con mosse banali ma sottolineando l’emozione del testo; sullo sfondo, immagini tratte dal video a marcare i momenti salienti, e alcune scritte in sovrimpressione per tradurre le frasi più importanti. Solo quella finale, “Money can’t buy your love”, è praticamente un riassunto di tutto il testo.

Mahmood si sta risparmiando, come è giusto, permettndo a se stesso di riprendersi completamente dai problemi di gola dei giorni scorsi. In ogni caso, l’impressione generale è più che buona, un’esibizione moderna ma anche ricca di significato e di pathos. Nei prossimi giorni ci sarà tempo per eventuali aggiustamenti e per far crescere la performance.

Una cosa possiamo dirvela: quando, dopo il primo “Soldi, soldi”, abbiamo sentito tutta la sala stampa battere le mani perfettamente a tempo, ci siamo già sentiti vincitori.

Forza Mahmood!