Junior Eurovision 2019: bis della Polonia. Settima l'Italia con Marta
I presentatori Ida Nowakovska, Aleksander Sikora e Roksana Węgiel

E finalmente ci siamo! E’ iniziata la finale del 17° Junior Eurovision Song Contest 2019.

In diretta dalla Gliwice Arena sfilano i 19 concorrenti in rappresentanza degli altrettanti paesi in gara e arrivano i presentatori: Roksana Węgiel, la vincitrice dell’edizione precedente con “Anyone I want to be”, Ida Nowakovska e Aleksander Sikora, pochi convenevoli e inizia la gara!

Il primo paese in gara è l’Australia: Richard Anthony con “We will rise”. Ottima voce, brano molto radiofonico, vestito molto casual, comincia seduto al pianoforte per poi alzarsi e rivolgersi al pubblico. Dietro di lui, quattro ballerini vestiti nello stesso stile sottolineano il brano, mentre Richard si siede di nuovo al piano e si rialza. Coreografia molto semplice.

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La francese Carla

La maledizione del numero due minaccia la Francia e Carla, ma pensiamo che la sua “Bim bam toi” possa ben resistere. La frizzante francesina canta l’allegria e le indecisioni del primo amore circondata dalle sue quattro ballerine, che agitano ombrelli illuminati mentre l’onomatopea della canzone viene ripetuta sul ledwall e il tutto finisce in un turbinio di glitter. Molto adatta ai bambini, molto briosa: attenti a Carla!

Trattandosi di Russia, l’abbigliamento da “piccoli astronauti” di Tatyana e Denberel ci sembra oltremodo azzeccato. Cantano “A time for us” con una coreografia semplice, sullo sfondo di immagini quasi astratte. Bello il contrasto fra la voce cristallina di Tatyana e quella da vera rockstar di Denberel. La canzone è piuttosto classica, ma si tratta dell’unico duetto presente in gara, e questo potrebbe attirare l’attenzione.

La Macedonia del Nord schiera Mila con “Fire”. Lo sfondo iniziale è piuttosto freddo, ma poi il fuoco esplode riscaldando la scena. Mila canta sola davanti al microfono, senza perdersi in inutili movimenti che comprometterebbero solamente la prestazione vocale. Impeccabile. Del resto, Mila ha dimostrato di essere determinata e molto adulta.

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La spagnola Melani

Ecco un’altra favorita di questa edizione: Melani Garcia, che rappresenta la Spagna con “Marte”. Immersa in un mondo subacqueo, completamente vestita di bianco, con quattto coriste abbigliate dello stesso colore, Melani ci racconta di come si può arrivare alle stelle e ai pianeti. E’ una dolce ballata un poco disneyana, che Melani interpreta con molta emozione e con notevoli acuti. In corsa per la vittoria?

Ecco la Georgia, che schiera il bravo e disinvolto Giorgi con “We need love”. La canzone ha uno stile molto rétro, ottima dal punto di vista armonico, di qualità molto alta. Belli gli sfondi spaziali e i palloncini sul finale. Se possiamo permetterci, c’è una carenza di testo nel ritornello, il che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: se molti canteranno volentieri “Parappapà” insieme a lui, altri potrebbero non esserne così entusiasti.

La Bielorussia porta un pezzo energetico, “Pepelny”. Streetwear fluorescente per Liza e per i suoi ballerini, con sfondi ispirati ai manga. Il tutto è molto moderno e adatto più agli adolescenti che ai bambini: se si esclude il fatto che Liza ha una voce ancora un poco acerba, è un pezzo che potrebbe essere passato tranquillamente in radio.

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La maltese Eliana

Proiezioni botaniche e parole sullo sfondo per Malta. Eliana ha un curioso cappello verde marcio e un gilet dello stesso colore sopra a un abito bianco molto femminile. La canzone “We are more” è coinvolgente e la voce di Eliana indiscutibile (ma cosa mangiano, questi bambini maltesi???). In mezzo a tanti favoriti, vediamo quale sarà il risultato finale.

Erin, dal Galles, sembra un incrocio fra una principessa e una pin-up anni Cinquanta. La sua performance di “Calon yn curo” inizia sopra a uno sgabello, con il vestito che scende fino a terra coprendolo. Viene poi raggiunta dalle ballerine, e verso il finale solleva le due ali della gonna, rivelando un rivestimento stampato a cuori e diventando una vera e propria farfalla, mentre le ballerine eseguono una danza tradizionale gallese. Un’esibizione particolare che potrebbe attirare voti.

“Non abbandonare i tuoi sogni” canta Maxim, dal Kazakistan, mentre piccole ballerine come visioni eteree gli volteggiano intorno. “Armanyan Qalma” è sicuramente una canzone di stampo estremamente classico, ma la voce del piccolo Maxim è davvero straordinaria e non può certamente passare inosservata. .

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La polacca Viki

Completamente tempestata di specchietti, arriva Viki Gabor, la padrona di casa. “Superhero” come i suoi ballerini, vestiti di colori, che la circondano e la aiutano, in certi punti, con il linguaggio dei segni. Anche questa è un’esibizione molto “street-dance”. Fra l’altro, sarà perché è polacca, ma la sentiamo spesso in radio. Buon segno.

Anna Kearney, bianca fatina nella natura, canta “Banshee” per l’Irlanda. Molto dolce, voce melodiosa, canzone molto disneyana. Anna è molto coinvolta dalla sua canzone e si trova molto a proprio agio sul palco.

Brano molto jazzy per l’Ucraina, “Spirit of music” (stupendo già dal titolo). Sophia porta lo stesso completo rosa e l’acconciatura di perle che avete ammirato nella nostra videointervista. Sebbene dolce ed emozionata, è molto sicura di sé e sembra molto più adulta della sua età. Potrebbe essere un serio contendente per la vittoria.

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L’olandese Matheu

Arrivano i Paesi Bassi con Matheu. Lo scenario è un campo giochi di qualche grande città degli Stati Uniti, i vestiti sono “finto-casual”, e il balletto è degno di una vera gang. La canzoncina “Dans met jou” è gradevole, un prodottino radiofonico da boyband, e rende meglio dal vivo che su CD. Allegro e divertente.

Cancello delle fiabe e inizio a vocalizzi (stile “Jan-Jan”) per Karina, rappresentante dell’Armenia. E’ una ballerina, una principessa, una farfalla? Non si capice bene, ma è certo che “Colours of your dream” è una canzone che prende, con il suo ritmo moderato e i suoi arrangiamenti etnici. Molto grintosa e precisa, Karina. Potrebbe rivelarsi una sorpresa.

Ecco la fadista Joana Almeida per il Portogallo. Indossa un curioso vestito con gonna a vari strati di velo di lunghezze e sfumature diverse. “Vem comigo” è un brano gradevole, ma rischia di perdersi nella marea dei partecipanti per l’arrangiamento e la messa in scena estremamente semplici (ci si limita a parole proiettate sullo sfondo).

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Marta!

Ed ora colei che tutti aspettiamo! Marta, che dire? Perfetta! Nessun effetto speciale, nessun orpello, solo lei, grintosa, brava, empatica, a metà fra donna forte e principessa. Che altro dire?

Blu e rosa per l’Albania e Isea, con “Mikja Ime Fëmijëri”. La scena è in colori pastello piatti che richiamano disegni infantili, la ballata è dolce e scorre via bene. Tranquilla e dolce la piccola Isea, che canta in modo scorrevole fino alla fine.

Ecco la Serbia e Darija, la piccola “attivista”, piena di grinta e accarezzata dalla wind machine come una vera principessa guerriera. Vestita di rosa antico, Darija canta “Podigni glas” con tutta la passione e con la rabbia che ha in corpo. Colpisce, indubbiamente.

Tornano in scena i presentatori che ci istruiscono per le votazioni e danno il via ai canonici 15 minuti di televoto.

Roksana Węgiel ci canta la sua “Anyone I want to be” e poi arriva il momento della “common song” con tutti i cantanti che si sono esibiti questa sera con il brano “Share the joy”, lo slogan del Contest 2019.

Iniziano le votazioni e come di consueto vengono chiamate tutte le 19 giurie per il 50% del risultato totale. Per l’Italia la spokesperson è la nostra Maria Iside Fiore, la rappresentante italiana allo Junior 2017.

Il risultato parzionale vede in testa il Kazakistan, seconda la Polonia e terza la Spagna. L’Italia con Marta per il momento è nona ricevendo punti da tutti tranne che da Malta, Albania e Spagna.

Ecco la classifica provvisoria:

  1. Kazakistan 148
  2. Polonia 112
  3. Spagna 108
  4. Paesi Bassi 105
  5. Macedonia del Nord 100
  6. Francia 85
  7. Australia 82
  8. Armenia 70
  9. Italia 65
  10. Serbia 46
  11. Bielorussia 44
  12. Irlanda 39
  13. Georgia 37
  14. Ucraina 28
  15. Russia 15
  16. Galles 9
  17. Albania 7
  18. Malta 2
  19. Portogallo 0

Ma ecco che vengono aggiunti i voti del televoto aperto già da venerdì sera e vince… la Polonia!

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La nostra Marta chiude con un ottimo settimo posto e un’esperienza fantastica da ricordare!