Dalla mezzanotte di Giovedì 16 Gennaio è stato pubblicato il nuovo brano di Mahmood dal titolo “Rapide”.
Già annunciato sui social, “Rapide” è un piccolo assaggio del nuovo album del nostro rappresentate all’Eurovision 2019 che uscirà la prossima Primavera.
Appena uscito il singolo è subito balzato al primo posto della classifica di iTunes, nelle tendenze Twitter e nella top 10 di YouTube.
“Rapide” è una intensa ballata che racconta la fine di un amore scritta da Mahmood, Dardust, Charlie Charles e Katoo.
Ecco il testo di “Rapide”:
Puoi stare ore a chiedermi di non andare
Fuori dal Love, o forse era un altro locale
Io sono un po’ strano
Ti amo solo quando veniamo
Quindi perché mi sputtani in giro?
Dimmi cazzo ne sai di me, ora vado a divertirmi
È una cosa comune
Dormire con altre persone
Forse non ci sarò il venerdì a Loreto, se chiami, non risponderò
Mi ami? Dimmi di no, tradire fa ridere, ti prego, non dire: “No”
Ora che non ho niente mi difenderò
Dalla fiducia che non avevo e non ho
Dimmi cosa c’è, le vedo scendere
Sono rapide chiuse nell’iride
Che scalerò, scalerò, scalerai, scalerò
Come non lo so
Dimmi te perché mi hai fatto scendere
Da una Mercedes, prenderò un treno per che ne so?
Questa notte mi perdonerò
Nelle tue rapide non cadrò
Cosa farai se alle spalle lascerai Milano?
Chi prenderà la stanza bianca al primo piano
Non ci pensare
Il ricordo è peggio dell’Ade (dell’Ade)
Ripenso a quei pomeriggi al lago, fumando e cantando piano
Mi chiedo se ritornerai nonostante i miei mille guai
Mi chiedo se ritornerai, ah
Con il solito paio di Nike
Dimmi cosa c’è, le vedo scendere
Sono rapide chiuse nell’iride
Che scalerò, scalerò, scalerai, scalerò
Come non lo so
Dimmi te perché mi hai fatto scendere
Da una Mercedes, prenderò un treno per che ne so?
Questa notte mi perdonerò
Nelle tue rapide non cadrò
Se ti chiedo di venire al mio compleanno, mi dici che
Sul mio ultimo messaggio c’hai messo sopra una lapide
Quanti viaggi che ci mancavano, biglietti comprati all’ultimo
Lasciati sopra quel tavolo
Ora credimi se non ho più la paura di dirti
Che ho la macchina parcheggiata sotto casa non so di chi
Non era niente, lo giuro
Ma come si può chiamare “futuro”?
Dimmi cosa c’è, le vedo scendere
Sono rapide chiuse nell’iride
Che scalerò, scalerò, scalerai, scalerò
Come non lo so
Dimmi te perché mi hai fatto scendere
Da una Mercedes, prenderò un treno per che ne so?
Questa notte mi perdonerò
Nelle tue rapide non cadrò
Nelle tue rapide non cadrò
La voce di Mahmood la fa da padrone e viene usata nelle sue varie sfumature che ne esaltano maggiormente la particolarità e il timbro.
L’arrangiamento è sempre molto curato, in certe parti risulta addirittura quasi ipnotico, e riecheggiano alcuni suoni etnici come nella migliore tradizione del cantante milanese.
A Primavera Alessandro, questo il suo nome di battesimo, dopo il successo del 2019, inizierà un nuovo tour in giro per l’Europa toccando le più importanti città del vecchio continente.