Sanremo quarta serata, i giovani alla resa dei contiEccoci qua, di nuovo pronti per il Festival di Sanremo, che stasera avrà il suo primo vincitore: quello della categoria Nuove Proposte. Ma, prima di tutto, vediamo come la classifica di ieri sera ha influito su quella generale. Ecco a che punto siamo:

1 – Francesco Gabbani

2 – Le Vibrazioni

3 – Piero Pelù

4 – Tosca

5 – Pinguini Tattici Nucleari

6 – Diodato

7 – Elodie

8 – Marco Masini

9 – Irene Grandi

10 – Michele Zarrillo

11 – Levante

12 – Anastasio

13 – Alberto Urso

14 – Raphael Gualazzi

15 – Paolo Jannacci

16 – Enrico Nigiotti

17 – Giordana Angi

18 – Achille Lauro

19 – Rita Pavone

20 – Rancore

21 – Riki

22 – Elettra Lamborghini

23 – Junior Cally

24 – Bugo e Morgan

Eccoci quindi alla gara, sempre a scontri diretti, delle Nuove Proposte, giudicate per il 34% dal televoto, per il 33% dalla giuria demoscopica e peril 33% dalla sala stampa. Il primo scontro è fra Tecla e Marco Sentieri. La prima colpisce con un vestito rosso anni Cinquanta, ma la canzone sembra sempre di più un brano del repertorio di Anna Tatangelo cantato con voce più acerba. Sentieri, invece, sembra ancora più convinto e rabbioso nella sua interpretazione del pezzo. Curioso il completo contornato da strisce rosse che si ripetono anche sulla testa quasi rasata. Passa il turno Tecla.

Secondo duello: Leo Gassman contro Fasma. Il primo ha scelto una tuta casual che in sala stampa viene definita “da meccanico”, ma la cosa non compromette la sua interpretazione sempre appassionata. In quella di Fasma c’è ancora più rabbia, ma rimane intatta tutta l’emozione che lo fa letteralmente tremare. Accede alla finale Leo Gassman.

Fra Tecla e Leo Gassman, si vota di nuovo senza ulteriori esibizioni dal vivo, ma con la ripetizione di qualche secondo di registrazione per ciascuno. Tempo per votare: intanto passano la pubblicità e un nuovo intervento di Fiorello.

Vengono chiuse le votazioni, e vengono intanto assegnati i premi collaterali. Il premio della critica Mia Martini, assegnato dalla sala stampa del roof, va agli Eugenio in Via Di Gioia. Il premio della Sala Stampa Lucio Dalla va a Tecla.

Arriva poi l’annuncio ufficiale, e la vittoria della sezione Nuove Proposte va a Leo Gassman.

Inizia a questo punto la gara dei big, con Paolo Jannacci. L’esibizione sostanzialmente non cambia da quella della prima sera, ma l’emozione causa alcune leggere incertezze vocali. Del resto, mettetevi nei suoi panni: ha più di un motivo per essere commosso.

Un solo big in gara, e subito l’esibizione di Tiziano Ferro, che se non altro stasera canta a un’ora decente. Stasera canta un medley con “L’ultima notte al mondo”, “Ti scatterò una foto” e “L’amore è una cosa semplice”.

Segue un’altra ospitata, quella di Dua Lipa, e poi canta Rancore. Bisogna dire che il suo brano sta andando forte, e sicuramente questa partecipazione al festival rappresenterà una svolta per la sua carriera. Come interpretazione, sembra più sicuro e preciso.

Torna a cantare Giordana Angi, ma di nuovo è lontana anni luce dalla sua bella interpretazione della cover di ieri sera. In qualche modo questa canzone non si adatta alla sua voce, e le la interpreta in modo leggermente sguaiato.

Riecco il nostro Francesco Gabbani. E via, la classe non è acqua. Ironia, precisione, ammiccamenti, buona voce e canzone decisamente originale. Non c’è da meravigliarsi che sia in cima alla classifica parziale.

Due eurovisivi in fila: ecco Raphael Gualazzi. Quest’anno la sala stampa balla con lui, si scatena, batte le mani a tempo. “Ma chi l’avrebbe detto?” Gualazzi caraibico si rinnova e rinnova l’entusiasmo dei suoi fans.

E basta, i Pinguini Tattici Nucleari ci entusiasmano. Il bello dell’allegria che non va a discapito dell’esecuzione. Il tema arguto, il riferimento “ruffiano”, il ritmo incalzante… C’è tutto! Promossi a pieni voti.

Oggi anche il vestito di Anastasio è “Rosso di rabbia”, e lui è ancora più rabbioso. Questo “rock-rap” funziona, funziona maledettamente bene, e si inizia a capire perché i bookmakers lo dessero favorito.

Elodie conferma la solita impressione: ottima canzone, che magari si banalizza un poco nel ritornello dance, ma voce in qualche modo non adatta al brano. Per carità, c’è il graffio di Mahmood.

Torna Tiziano Ferro per interpretare “Portami a ballare” di Luca Barbarossa. Stasera gli hanno promesso che andrà a dormire presto.

Riki si presenta con un look più intellettuale: occhiali, barba incolta e capelli arruffati. Ma questo, purtroppo, non rende il brano più consistente, né l’interpretazione più che onesta.

Segue l’ennesimo siparietto di Fiorello, che serve più che altro ad allungare il brodo. Pazientiamo. Prima o poi arriverà la musica, questa sconosciuta. Scomoda addirittura Tony Renis per dirigere l’orchestra in “Quando quando quando”. Ce n’era bisogno?

Commovente il saluto al prossimo “pensionato” Vincenzo Mollica, poi arriva un altro ospite: Ghali. Urlo di terrore in sala stampa per la caduta dalle scale, ma ovviamente è finta.

Qui ci siamo tutti innamorati di Diodato. Sarà stato per la grande umanità che ha trasmesso nella conferenza stampa, o forse per il suo grande talento, o per quel ritornello urlato che trascina con sé. Per qualsiasi ragione sia, va bene così.

Irene Grandi non canta una canzone, ci butta in faccia la sua storia, con sincerità e un bel “chissenefrega” sulle labbra. Non ha bisogno di vincere, lei. E’ qui per parlarci di sé, se ci piace OK, se no va bene lo stesso. Una grande!

Un po’ Renato Zero, un po’ Rocky Horror Show, arriva Achille Lauro. Si sente qualche fischio in sala, ma lui se ne frega. Gli piace giocare con i vestiti: non si capisce perché dovrebbe rinunciarci solo perché qualcuno lo ha fatto prima di lui. Ascoltate la canzone, che continua a non essere niente male.

Piero Pelù è sempre grintoso e convincente, ma questa sera il suo canto appare più sforzato, e in alcuni punti pare stonare leggermente. Peccato, perché la canzone si apprezza di più al secondo ascolto.

Allora, noi amiamo la nostra musica e i nostri ospiti, come Gianna Nannini e Coez che cantano “Motivo”. E’ solo che a quest’ora davvero sarebbe il caso di andare avanti con la gara. Ma non c’è niente da fare, bisogna chiederle un medley: “Ragazzo dell’Europa/Meravigliosa creatura/Sei nell’anima”.

Tosca, sempre più Sobral, sempre più delicata, sempre più attrice, non si smentisce mai e ci regala un altro momento d’incanto. E’ su di un altro pianeta, lontanissima anni luce dalla gara, ed è un complimento.

Anche Michele Zarrillo non aggiunge né toglie niente alla sua prima performance: sempre sicuro, energico e molto convinto del suo brano, ha ritrovato quell’entusiasmo che pareva avere troppo stemperato nella sua vena romantica spesso un po’ ripetitiva.

Junior Cally, come molti altri, non si discosta dalla precedente esibizione. Semmai, acquista solo un po’ di sicurezza. Del resto, ne ha bisogno, per reggere le polemiche. Ma lui può sempre rispondere “No, grazie!”

Le Vibrazioni sembrano, invece, leggermente sottotono. Forse è soltanto l’ora, o il peso dell’essere arrivati primi nella classifica parziale della prima serata. Riprenderanno.

Alberto Urso forse sta tentando di riprendere posizioni con la “trovata” (peraltro abbastanza scontata) del camminare fra il pubblico. Non è questo, però, che fa la bella canzone né la buona interpretazione.

Levante ha ripreso precisione nel canto: la voce si è rimessa in carreggiata. Resta sempre un poco sguaiata, ma ha riportato il canto nei binari e sta facendo un buon lavoro. La canzone non colpisce più di tanto.

Sono quasi le due, e scoppia lo scandalo: entrano Bugo e Morgan, e il secondo ha un foglio in mano. Quando attacca a cantare, canta un testo completamente diverso: “Le brutte intenzioni e la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua inquietudine la tua arroganza, fai ció che vuoi mettendo i piedi in testa, certo il tuo disordine é una forma d’arte, ma tu sai solo coltivare invidia, ringrazia il cielo se sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro, questo sono io.”  Bugo si offende e lascia il palco, e l’esibizione viene cancellata. Resta il dubbio se non sia tutto programmato, visto che per il duo risulta ormai praticamente impossibile la vittoria…

Rita Pavone esce per salvare la situazione, e il suo attacco “Niente, qui non succede quasi niente” suona fortemente ironico. Meno male che c’è la sua grinta, che le permette di fare un’egregia figura anche a quest’ora. Grazie Rita!

Enrico Nigiotti, per sua stessa dichiarazione, ha fatto in tempo ad andare a Livorno e tornare, prima di esibirsi. Comunque coi capelli sciolti sta molto meglio, e tiene botta malgrado l’ora davvero tarda e i contrattempi.

Elettra Lamborghini si è un poco sciolta rispetto alla prima esibizione, anche se la voce rimane un filo e la canzone appena carina. Stasera si è messa direttamente in camicia da notte, del resto sono passate le due…

Per Marco Masini, salire su quel palco stasera dovrebbe rappresentare una liberazione. E’ l’ultimo a cantare, poco dopo lo scandalo dell’anno.

Alla fine della sua esibizione, viene annunciato che Bugo e Morgan non hanno intenzione di rientrare, e pertanto vengono squalificati dalla gara. La classifica della sala stampa sarà quindi di 23 posizioni e non 24. Dopo l’esibizione al pianoforte di Francesca Sofia Novello, eccola.

1 – Diodato

2 – Francesco Gabbani

3 – Pinguini Tattici Nucleari

4 – Le Vibrazioni

5 – Piero Pelù

6 – Tosca

7 – Rancore

8 – Elodie

9 – Achille Lauro

10 – Irene Grandi

11 – Anastasio

12 – Raphael Gualazzi

13 – Paolo Jannacci

14 – Rita Pavone

16 – Marco Masini

17 – Junior Cally

18 – Elettra Lamborghini

19 – Giordana Angi

20 – Michele Zarrillo

21 – Enrico Nigiotti

22 – Riki

23 – Alberto Urso