Sarà Ana Soklič a rappresentare la Slovenia all’Eurovision 2020 nei Paesi Bassi. Una vittoria assolutamente inattesa, giunta contro la grande favorita Lina Kuduzović.
35 anni e tanta musica alle spalle, comprese due partecipazioni a Ema nel 2004 (“If You”) e nel 2007 (“Oče”, Padre) con lo pseudonimo di Diona Dimm. Nel 2019 con il brano “Temni svet” (Mondo oscuro) ha vinto il premio della giuria e quello per migliore interprete a Slovenska Popevka. E ora, con “Voda” (Acqua) si realizza un sogno, speriamo baciato dalla sorte come l’omonimo brano con cui i bulgari Elitsa & Stoyan si piazzarono quinti nel 2007.
Ma ripercorriamo la serata, trasmessa in diretta dallo Studio 1 di RTV e condotta dall’attore e comico Klemen Slakonja, ormai universalmente noto grazie alle sue proverbiali imitazioni. Anche stavolta non si smentisce: chi ha mai presentato un festival con tanto di (ovviamente finte) ferite ed ecchimosi mobili sul viso?
Dodici i brani: dieci selezionati tra i 74 sottoposti alla commissione e i due vincitori di Ema Freš, trasmissione che da novembre a gennaio ha visto sfidarsi nomi nuovi della canzone per conquistare due posti a Ema.
Primo in lizza, con l’energica “Nisi sam” (Non sei solo), è Simon Vadnjal, solista dal 2018 dopo essere stato per diversi anni voce della band CoverLover.
A seguire Saška, con il primo dei due pezzi qualificati attraverso Ema Freš, la ballata “Še kar lovim tvoj nasmeh” (Ancora inseguo il tuo sorriso).
Gaja Prestor si presenta sull’onda di alcuni singoli di successo nati dalla collaborazione con Žan Serčič, con cui ha scritto anche questa “Verjamem vase” (Credo in me stessa): un’esibizione all-red molto apprezzata dagli spettatori in sala.
È il turno di Ana Soklič, già in gara nel 2004 e nel 2007. La sua “Voda” (Acqua) scorre perfettamente, un’esibizione intensa ed emozionante che potrebbe funzionare anche sul palco di Rotterdam.
Gli Inmate presentano il primo dei sei pezzi in inglese della serata, “The Salt”. La band, già in gara nel 2019 con “Atma”, suscita grande entusiasmo: dopo la ventata di aria fresca portata da Zala e Gašper, sarebbe un’altra novità per la Slovenia, che non ha mai portato brani di questo genere all’Esc, benché il metal sia molto apprezzato nel paese, con diversi happening estivi che attirano migliaia di appassionati.
“Večnost” (Eternità) è il titolo del brano disteso e intimista di Manca Berlec, giovane cantautrice che negli ultimi due anni ha pubblicato il suo primo album e alcuni singoli che l’hanno fatta conoscere.
Tocca a Tinkara Kovač, nome di punta di questa edizione, una delle più grandi artiste slovene da oltre vent’anni. Innumerevoli le sue collaborazioni di prestigio, i concerti in patria e all’estero, i premi ricevuti (ultimo l’estate scorsa con il trionfo al festival Melodije Morja in Sonca). Un ritorno che ha suscitato curiosità, considerati la notorietà dell’artista e il fatto di avere già rappresentato la Slovenia nel 2014 a Copenaghen con “Spet/Round and Round”, portandola in finale. Tinkara probabilmente non punta a una nuova vittoria ma a promuovere il suo dodicesimo album in uscita a breve. Eppure “Forever”, scritta dai veterani Aleš Klinar e Anja Rupel, è un pezzo arioso, immediato, in classico stile eurovisivo.
Božidar Wolfand, noto anche con il soprannome di Wolf, è il nome a sorpresa del cast, visto che le sue partecipazioni risalgono ai tempi di Jugovizija, sia come solista (1986) che con il gruppo Rendez-Vous (1984). La sua “Maybe Someday” è stata composta insieme alla moglie Helena e al noto compositore macedone Grigor Koprov.
Seconda canzone proveniente da Ema Freš è “Cupid” dei Parvani Violet, sei giovani musicisti di Celje. Voce del gruppo è Veronika Steiner, finalista all’ultima edizione di Slovenia’s Got Talent. Caldo applauso del pubblico.
Nella precedente edizione dello stesso show, a fine 2016, aveva esordito Klara Jazbec con “Milijon in ena”, destinata a diventare una delle più grandi hit slovene recenti. Con “Stop the World”, debutta a Ema mettendo in luce la sua inconfondibile voce, in grado di valorizzare anche un pezzo non particolarmente originale. Una delle esibizioni più convincenti.
La giovane band Imset, da Domžale, presenta l’energica elettro-rock “Femme Fatale”.
Chiude la gara la principale favorita: Lina Kuduzović. Diciassettenne, vanta la vittoria alla prima edizione di Slovenia’s Got Talent nel 2010, quando aveva appena 7 anni, la partecipazione alla versione svizzera del programma nel 2015 e, nello stesso anno, il terzo posto al Junior Eurovision Song Contest di cui la Slovenia va giustamente orgogliosa. Nel 2017 ha poi raggiunto la finale di The Voice Kids Germany. “Man Like U”, composta da lei stessa, è una pop ballad tipicamente eurovisiva interpretata con maturità.
Il sistema, benché non esente da critiche data l’impossibilità per il pubblico da casa di esprimere il proprio consenso per tutte le canzoni in gara, resta quello in vigore l’anno scorso, come pure nel 2011, nel 2015 e nel 2016: due brani scelti esclusivamente da una giuria composta da tre membri, in questo caso tre superstar a cui sicuramente non manca la competenza, ossia Darja Švajger (ESC 1995 e 1999), Nuša Derenda (ESC 2001) e Maja Keuc (ESC 2011).
Accedono alla superfinale Ana Soklič e Lina Kuduzović!
Si apre il televoto e salgono sul palco Zala Kralj & Gašper Šantl, vincitori di Ema 2019 e quindicesimi in finale a Tel Aviv. Klemen intrattiene il pubblico da grande mattatore, con un irresistibile medley di tutti i rappresentanti sloveni all’Eurovision.
È il momento di scoprire il nome della vincitrice: Ana Soklič con “Voda”!
Ricordiamo che la Slovenia parteciperà alla prima semifinale dell’Eurovision Song Contest 2020, in programma il prossimo 12 maggio.