Eurovision 2020: i VAL rappresenteranno la Bielorussia con "Da vidna"I VAL sono la proposta della Bielorussia per la 65° edizione dell’Eurovision Song Contest.

Il duo ha appena vinto la selezione nazionale bielorussia e rappresenterà la nazione ex sovietica a Rotterdam nella prima semifinale del 12 Maggio.

I VAL canteranno “Da vidna”, che in italiano significa “Prima dell’alba”, scritta dagli stessi VAL, Vladislav Paškevič e Valeriya Gribusova, in collaborazione con Nikita Naydenov.

“Da vidna” racconta la storia di una ragazza data in sposa contro la sua volontà; tutti i pensieri e le angosce che le passano per la mente prima dell’alba del fatidico giorno.

Valeriya Olegovna Gribusova, classe 1995, ha fatto parte dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Bielorussia per molti anni. Nel 2015 ha vinto il Slavianski Bazar e nel 2017 ha partecipato a The Voice Of Ukraine.

Nel 2016 ha formato il duo VAL con il sound producer Vladislav Paškevič.

In diretta dal Belarusfilm Studio di Minsk, Jaŭgen Perlin e Helena Meraai presentano la quindicesima edizione del Nacionalnyj Otbor, la selezione bielorussa organizzata dalla BTRC, la tv nazionale.

Il vincitore sarà decretato dal televoto per il 50% e da una giuria di esperti per il restante 50%.

NAPOLI – Don’t let me down: inizia la gara la veterana di questa edizione. NAPOLI si affida per l’ennesima volta ad un easy pop piuttosto moderno con un ritornello forse un po’ troppo ripetitivo. Molto probabilmente ci riproverà anche l’anno prossimo a meno che non ci sia qualche sorpresa.

Saša Zacharik – Rocky road: Sasha ci propone un pop scanzonato e leggero in pieno stile british. Tre minuti piacevoli che però sembrano un’eternità.

Anastasiya Malaškevič – Invisible: la prima delle tre Anastasiya porta in gara un brano moderno e radiofonico che nel ritornello ricorda molte altre canzoni famose.

CHAKRAS – La-ley-la: finalmente arriva una boccata di aria fresca. Le tre CHAKRAS hanno una voce pazzesca e armonizzano in maniera perfetta. La canzone è un fantasy pop, quasi mistico, con La-ley-La ripetuta all’infinito fra suoni etnici ed elettronici che creano un’atmosfera surreale. Giuria e pubblico sarebbero dei pazzi a non mandarle a Rotterdam.

Nastya Glamozda – Burning again: ecco la seconda Anastasiya che per l’occasione diventa Nastya. Nastya interpreta la sua ballata elettronica dal sound internazionale in modo sicuro e convincente. Presumibilmente in corsa per la vittoria.

Nastasea – Hello: anche la terza Anastasiya sale sul palco e ci propone il suo pop elettronico piuttosto radiofonico e orecchiabile.

Yan Yarosh – Fire: l’unico cantante uomo della serata è Yan che al pianoforte esegue la sua ballata romantica dal sapore internazionale che ricorda le vecchie canzoni irlandesi che tanto successo hanno avuto all’Eurovision.

Anželika Pušnova – True love: Anželika copre la quota pop rock della serata con il suo brano caratterizzato da un ritmo incalzante e schitarrato. Nel complesso si fa apprezzare.

Darya Hmelnitskaya – On fire: up tempo molto ritmato, quasi dance, e molto radiofonico che sicuramente potrebbe piacere ad un pubblico giovane.

AURA – Baraní svayo: anche AURA ci riprova per l’ennesima volta e sempre restando fedele al suo stile pop folk e alla lingua nazionale. Questa volta però il brano è abbastanza debole rispetto al suo standard. Peccato.

KeySi – Chili pepper: la favorita della serata KeySi porta in gara una canzone hip hop con una struttura molto simile a Fuego e Replay presentate da Cipro nelle scorse edizioni. Sicuramente un buon brano che la Bielorussia potrebbe giocarsi per l’entrata in finale all’Eurovision.

VAL – Da vidna: il duo VAL è sicuramente il più famoso dei 12 in gara. Rigorosamente in bielorusso, ci propone un pop soul molto raffinato, forse un po’ troppo. Ma dov’è scritto che all’Eurovision non possono partecipare canzoni di qualità?

Iniziano le votazioni e la giuria dà il massimo dei punti a Yan Yarosh, secondi i VAL e terza Anastasiya Malaškevič mentre il televoto premia le CHAKRAS, secondi i VAL e terza KeySi… vincono… i VAL!