Carlo Romeo: San Marino con la RAI alla ricerca di un'alternativa

No, “Love shine a light” proprio non lo convince. Il Direttore di San Marino RTV, Carlo Romeo, in un’ntervista rilasciata nei giorni scorsi, ha ribadito e approfondito la propria posizione in merito allo show proposto dall’EBU come “sostitutivo” dell’Eurovision Song Contest 2020, annullato a causa del coronavirus.

Fondamentalmente, come sappiamo, la TV di San Marino si è subito dichiarata a favore di uno spostamento della data piuttosto che di una cancellazione; tuttavia, quando è stato chiesto di avanzare proposte per uno show alternativo, ha immaginato un format legato al concetto di pubblico servizio, con aggiornamenti della situazione coronavirus in ogni Paese, ma mantenendo la gara. Proposta che l’EBU ha preso, sì, in debita considerazione nello sviluppo di “Love shine a light”, ma, secondo Carlo Romeo, mancando l’obiettivo centrale, quello del servizio pubblico.

In queste settimane, però, San Marino e la RAI hanno lavorato insieme. La RAI aveva proposto un progetto molto simile a quello di San Marino, mantenendo la gara, che, secondo il Direttore, è da sempre l’attrattiva principale dell’Eurovision Song Contest, e introducendo il discorso della beneficenza, come nel recente “Musica che unisce”. San Marino RTV sostiene in pieno il progetto della RAI, considerandolo molto più adeguato di “Love shine a light”, nel quale è soprattutto la mancanza di competizione che, secondo Carlo Romeo, riducerebbe drasticamente l’interesse nello spettacolo. Carlo Romeo si dice, inoltre, particolarmente dispiaciuto e sorpreso di essere venuto a sapere della cancellazione dell’Eurovision Song Contest tramite un semplice tweet, ritiene che le regole siano state violate e si augura di ricevere presto comunicazioni dall’EBU in tal senso.

La proposta iniziale di San Marino di limitarsi a spostare la data dell’Eurovision Song Contest invece di annullarlo aveva incontrato il favore di molte delegazioni e addetti ai lavori, non molto contenti di vedere sprecato il loro lavoro di diversi mesi. Riguardo al format alternativo per il 16 Maggio, il Direttore non ha perso la speranza, con il sostegno delle altre delegazioni e provocando un ripensamento nell’EBU, di poterlo portare avanti ed evitare così di perdere un’importante opportunità. Il progetto della RAI, dice, è molto più solido di quanto non fosse quello di San Marino, e crede e spera che gli altri Paesi gli presteranno la dovuta attenzione. Loda il coraggio e l’immaginazione della Svezia e di altri Paesi che stanno organizzando degli show individuali per il 16 Maggio, ma allo stesso tempo ritiene che questo in qualche modo mini l’idea dell’unità delle TV europee. Per questo, se “Love Shine a Light” verrà confermato com’è adesso, San Marino non si tirerà indietro; in ogni caso, continuerà a sostenere la RAI in questo progetto e in ogni progetto futuro che vada nella stessa direzione. Il coronavirus, conclude, non può e non deve fermare la TV europea.