Su “Eurovision Shine a Light”, lo show sostitutivo dell’Eurovision Song Contest, ciascuno può avere la propria idea, positiva o negativa che sia. Certo è, comunque, che la serata di ieri è stata, per molti versi, magica per noi eurofans.
Prima di tutto, quattro riconferme di artisti per il prossimo anno: Destiny per Malta, Ana Soklič per la Slovenia, Samanta Tina per la Lettonia e Senhit per San Marino. A questo si è aggiunta la riconferma di Rotterdam come sede dell’Eurovision Song Contest 2021, e, last but not least, il collegamento con Viki Gabor, vincitrice del Junior Eurovision Song Contest 2019, che ha preannunciato l’edizione 2020 a Varsavia per il prossimo 29 Novembre e ne ha presentato il logo e lo slogan: “Move the World”.
Muovere il mondo, darsi da fare, fare la propria parte per farlo progredire, rendendoci conto che non sempre il progresso del mondo coincide con la fretta, l’industrializzazione e la produttività, ma piuttosto con la qualità della vita, il rispetto dell’ambiente, i rapporti fra le persone, la felicità.
Questa pandemia ha purtroppo messo l’accento sull’inadeguatezza di molti di noi in questo senso, ma sarebbe bastato, anche molto prima, guardarsi intorno per rendersi conto che, spesso e volentieri, il nostro egoismo ci fa avanzare nella vita come trattori, ignorando o perfino abbattendo tutto quello che si trova sulla nostra traiettoria.
E allora, una volta di più la nostra salvezza sono i bambini. I bambini che insistono sul rispetto delle più elementari regole di civile convivenza (e non parlo di regole imposte dall’autorità) mentre gli adulti sbuffano alzando gli occhi al cielo. I bambini che rimproverano la mamma che getta la carta per terra mentre lei alza le spalle, i bambini che guardano male il papà che è passato col rosso tagliando la strada a “quella lumaca”, i bambini che continuano a giocare con l’amichetto di colore mentre la nonna lo guarda inorridita, o con il figlio del vicino che ha litigato con i suoi genitori, perché a loro di questi stupidi bisticci non importa niente. I bambini, non solo quelli come Greta Thunberg, ma quelli che incontriamo ogni giorno per la nostra strada, e che rischiano, purtroppo, di essere presto compromessi dalla mentalità “logica e inevitabile” degli adulti.
Ripartiamo quindi da qua, dai bambini e da questa bellissima festa che è prevista per il prossimo Novembre. Le date precise, ovviamente, non si conoscono ancora, ma questo annuncio è un motivo di speranza: segno che si prevede che le condizioni per ripartire ci siano. E, anche in questo, impariamo dai bambini: prendiamo tutte le precauzioni del caso, ma non chiudiamoci in casa, non diamola vinta alla paura. Usiamo quel bellissimo pizzico di incoscienza che è tipico dell’infanzia, e che questi meravigliosi bambini sanno combinare così bene con il rispetto delle regole. Forse, davvero, loro hanno una maturità che noi, crescendo, abbiamo perso.
Ci vediamo a Varsavia!