Continua il “Freaky Trip to Rotterdam” di Senhit, sempre più freaky con il secondo video della sua personale “Eurovision History”. Stavolta ci spiazza anche perché, dopo una scelta singolare come quella della “Cheesecake” di Teo, ci presenta la sua interpretazione di una vincitrice, “Everyway that I can” di Sertab Erener.
In un’onirica e volutamente esagerata ambientazione hollywoodiana, fra conigliette oversize, biancanevi e principi attempati e un’importante citazione del “Grande dittatore” di Charlie Chaplin, Senhit appare come una nuvola di zucchero filato rosa, una diva allo stesso tempo immersa negli stereotipi e sganciata da essi.
Questo ci spiega lei stessa su Facebook: “Questo video è un riflesso dell’immagine di democrazia e uguaglianza dietro la quale si nasconde la nostra società, dove troppo spesso permettiamo alle persone che discriminano di camminare a testa alta! Viviamo in una Hollywood che piange mostrando la sua vulnerabilità e le sue debolezze. Il sogno americano di Marilyn Monroe e Madonna, le favole che ci hanno raccontato da bambini, l’idolatrizzazione della Playboy Mansion di Hugh Hefner si mostrano per quello che sono: dittature di un’immagine perfetta da seguire.”
Tempo di spezzare queste assurde catene. Iniziamo da questo video, da questa colorata e gioiosa allegoria che nasconde un grido di rabbia contro la nostra società. Eccovelo.