Il primo Paese di cui prenderemo in esame la storia eurovisiva, è relativamente giovane nell’Ambito dell’Eurovision Song Contest, avendo debuttato nel 2004.
Questo a causa del fatto che la RTSH (Radio Televizioni Shqiptar) entrò a far parte dell’UER (Unione europea di radiodiffusione) solo nel 1999.
Nel 2002 tentò di iscriversi all’edizione che si sarebbe tenuta a Riga nel 2003, ma l’alto numero di iscrizioni portò ad un rinvio dei debutti di Albania, Bielorussia e Serbia & Montenegro.
L’Albania è la sede di uno dei Festival nazionali più longevi d’Europa, il Festivali i Këngës (FiK), che viene prodotto dal 1962 e ha visto grandi voci in gara nel corso della sua storia, oltre a regalare il primo brano ufficialmente in gara all’Eurovision.
La selezione albanese obbliga a partecipare con brani in lingua, anche se poi sono molti i vincitori che decidono di cambiare la lingua usando l’inglese, per raggiungere un pubblico più ampio.
La prima partecipazione Albanese è stata fortunata.
Nel 2004, in Turchia, l’Albania partecipa nella semifinale con “ The Image of You”, interpretata da Anjeza Shahini, una versione modificata del brano “Imazhi yt” con cui vinse la selezione, poiché costretta a riadattarla in quanto con una durata maggiore di quanto concesso in sede ESC e, soprattutto, per la voglia di tradurla in inglese. Queste modifiche portarono bene, tanto che oltre a superare la semifinale, permisero alla cantante di raggiungere la settima posizione, che è stato il miglior piazzamento raggiunto per molto tempo.
Ciò ha consentito all’Albania di essere finalista di diritto l’anno successivo, in base al regolamento all’epoca in vigore.
Per l’Eurovision Song Contest 2005 di Kiev, il FiK selezionò Ledina Çelo con Nesër shkoj, che, come per il brano dell’anno precedente, è stato sottoposto ad un revamp e tradotto in inglese con il titolo Tomorrow I Go.
Qualificata automaticamente per la serata finale, non riesce a bissare l’exploit precedente fermandosi al 16° posto.
Nel 2006, per la prima volta, non accede alla serata finale, con la canzone “Zjarr e ftohtë” eseguita da Luiz Ejlli, nonostante, per la terza volta di fila, la Macedonia abbia dato i suoi 12 punti proprio al brano albanese.
La stessa cosa avvenne poi nel 2007.
Il rappresentante per l’edizione del 2007 fu Frederik Ndoci con ilo brano “Hear My Plea”, eseguita al Festivali I Këngës nella versione in albanese “Balada e gurit”, poi rieditata in una versione bilingue.
Nel 2008 l’onore di rappresentare l’Albania all’Eurovision Song Contest è toccato alla diciasettenne Olta Boka con “Zemrën e lamë peng”.
Per la prima volta però abbiamo delle forti contestazioni interne alla selezione, come più volte vedremo anche per altri Paesi.
Il risultato delle giurie che hanno selezionato il vincitore è stato controverso e sono sorte voci secondo cui i due giudici finali hanno intenzionalmente assegnato voti alti a Boka per evitare di dare la vittoria alle seconde classificate, Flaka Krelani e Doruntina Disha, al concorso. Le reazioni della stampa in Albania non sono state soddisfatte della decisione e RTSH ha annunciato che avrebbe indagato su presunti imbrogli da parte degli ultimi due giudici per assegnare i loro punti. Nonostante questo, la vittoria di Olta Boka è stata confermata e ha riscattato il suo nome riportando l’Albania in finale, dopo due edizioni sfortunate, pur fermandosi alla 17° posizione.
Anche Kejsi Tola nel 2009, con “Carry Me in Your Dreams”, ottiene la stessa posizione in finale.
Il brano subisce un revamp passando dalla versione in albanese col titolo “Më merr në ëndërr”, ad una totalmente in inglese.
Se ci fosse stato solo il televoto la posizione sarebbe stata decisamente migliore, risultando 11° secondo questo criterio, mentre per le sole giurie sarebbe stata 23°.
Nel 2010 Juliana Pasha rappresenta il Paese delle aquile con la canzone “It’s All about You”.
La canzone era una tipica composizione up-tempo, ed è stata paragonata a “Keeps Gettin’ Better” di Christina Aguilera e “Womanizer” di Britney Spears. Nonostante questi importanti riferimenti, non è andata oltre il 16° posto in finale.
Nel 2011 l’Albania mancò nuovamente la finale con “Feel the Passion” di Aurela Gaçe.
Lei era una veterana al Festivali i Këngës, che vinse per la terza volta, ma evidentemente il riarrangiamento dalla versione albanese “Kënga ime” a quella inglese non ha giovato.
Eppure molte erano le speranze riposte, tanto che fu la prima ad essere presentata con un video musicale ufficiale e, soprattutto, con uno spettacolo televisivo dedicato ad Aurela e alla presentazione della nuova versione del brano. “Historia nis këtu” (“La storia inizia qui”) su RTSH rivela a tutti gli effetti che le aspettative erano davvero elevate e per questo la delusione fu più cocente.
L’Albania ha gareggiato nel concorso del 2012 con la canzone “Suus”, eseguita da Rona Nishliu, che decise di mantenere inalterato il suo brano Suus, scritto interamente in albanese e con il titolo in latino.
Rona è la prima cantante Kosovara in gara e con ogni probabilità sarà il primo tassello della futura storia del Kosovo all’ESC, perché presto ce ne sarà una.
La canzone è arrivata in finale, ottenendo il 5 ° posto assoluto che fino ad oggi è il miglior piazzamento nella manifestazione europea.
Rona Nishliu oltre a preparare un video musicale, partecipa agli eventi itineranti con spettacoli dal vivo a Cipro, Ungheria, Montenegro, Romania e Paesi Bassi.
Nella serata finale ottiene per la prima volta i 12 punti da parte dell’Italia e, nonostante l’apprezzamento per il brano, ottiene un altro premio, un po’ meno ambito, ma che comunque la segna nella storia dell’esibizione: Rona riceve il premio Barbara Dex per il peggior outfit dell’anno.
Le partecipazioni alle due edizioni successive, 2013 e 2014, tuttavia non videro lo stesso successo concludendo in entrambi i casi al 15º posto nelle rispettive semifinali.
Nel 2013 la canzone “Identitet” eseguita da Adrian Lulgjuraj e Bledar Sejko, risultò vincitrice del FiK anche grazie all’allora capo delegazione italiana Nicola Caligiore che faceva parte della giuria degli esperti.
Nel 2014 invece a vincere il FiK fu Hersi (Herciana Matmuja) con il brano “Zemërimi i një nate” che fu rieditata nella versione in inglese presentata il 16 marzo con il titolo “One Night’s anger”.
Con Elhaida Dani, molto nota anche in Italia per essere stata la prima vincitrice di The Voice of Italy, l’Albania riuscì a tornare in finale, pur presentando per la prima volta un brano completamente diverso da quello selezionato attraverso il Festivali i Këngës 2014.
La cantante aveva infatti vinto il festival con il brano “Diell” che tuttavia fu ritirato su richiesta di uno degli autori e successivamente sostituito con “I’m Alive”.
Il 23 febbraio 2015, Elhaida Dani ha rilasciato una dichiarazione sui social media che “Diell” era stato ritirato da Aldo Shllaku, uno degli autori, per “motivi personali e irrevocabili” e ha rifiutato di trasferire i diritti della canzone all’emittente albanese. Questa decisione avviene poiché, come ha dichiarato, fu escluso da qualsiasi ulteriore sviluppo riguardante il revamp del brano dopo la vittoria al Festivali i Këngës e che non poteva assumersi la responsabilità professionale per qualcosa in cui non era impegnato professionalmente.
Questa controversia ha comunque portato fortuna all’Albania e ad Elhaida che ha difeso i colori albanesi nella serata finale.
Nel 2016 l’Albania torna a non qualificarsi, con il suo risultato peggiore (16° su 18) con “Fairytale”, interpretata da Eneda Tarifa. Il brano ha subìto un revamp rispetto alla versione che trionfò a dicembre al Festivali i Këngës, col titolo “Përrallë”.
Anche nel 2017 la storia si ripete identica, ma con protagonisti differenti.
È infatti Lindita Halimi con “World” a gareggiare rappresentando l’Albania. Anche questa versione del brano è un revamp rispetto a “Botë” che fu ascoltata a dicembre dell’anno prima.
Lindita è la seconda cantante kosovara in gara all’ESC, la prima con cittadinanza unicamente kosovara.
Dopo due edizioni in cui si è mancata la finale, si decise di evitare un revamp mantenendo il brano in albanese.
“Mall” di Eugent Bushpepa, che all’Eurovision Song Contest 2018 porterà l’Albania ad un passo dalla top ten, classificandosi 11º nella finale dell’evento (per le giurie sarebbe stato 7°).
La giuria di ogni nazione era composta da cinque professionisti della musica, che sono cittadini del paese che rappresentano, con i loro nomi pubblicati prima del concorso per garantire la trasparenza. I criteri con cui ogni giurato doveva valutare ogni brano, si basava su capacità vocale, performance sul palco, composizione e originalità della canzone oltre che l’impressione generale.
Per il 2019, l’Albania ha scelto Jonida Maliqi con la canzone “Ktheju tokës” per essere rappresentata al meglio nell’ultima vera edizione dell’Eurovision Song Contest..
Anche questa volta nessun revamp e per la seconda volta consecutiva viene raggiunta la finale.
L’Albania avrebbe dovuto prendere parte all’Eurovision Song Contest 2020 di Rotterdam con il brano “Fall from the Sky”, versione inglese di “Shaj”, con cui Arilena Ara vinse il 58° Festivali i Këngës.
Tuttavia l’edizione fu stata annullata a causa della pandemia di COVID-19.
Questo non ha impedito però ad Arilena di fare promozione del suo brano.
Per il 2021 era già stato annunciato che Arilena Ara non sarebbe stata selezionata internamente per rappresentare l’Albania all’Eurovision Song Contest 2021 e che il Festivali i Këngës sarebbe stato organizzato come di consueto per la scelta del nuovo rappresentante.
La finale nazionale si è svolta il 23 dicembre 2020 ed è stata vinta da Anxhela Peristeri con il brano “Karma” che vedrà una versione rinnovata della sua canzone che resterà in albanese.
Dal 2004 l’Albania non ha mai mancato una sola edizione, partecipando (escludendo l’edizione annullata) 16 volte e conquistando la finale in 9 occasioni.
In proporzione sono i brani in lingua albanese quelli più apprezzati, dato che su 6 brani in lingua, ben 5 sono andati avanti con successo.
Fa piacere pensare che il maggior destinatario dei punti da parte delle giurie albanesi è proprio il nostro Paese che ha raccolto 132 punti.