Il ritorno dell'Italia all'Eurovision 2017-2021: le scelte italiane al di fuori dei canoni eurovisiviSiamo giunti alla seconda parte della nostra analisi sulle canzoni che hanno rappresentato l’Italia fin dal nostro ritorno alla gara nel 2011.

Come già scritto in precedenza, la scelta della canzone rappresentante non è fine a sé stessa ma è totalmente indipendente dalle logiche eurovisive essendo la vincitrice del Festival di Sanremo.

Ogni anno c’è molta attesa per la conferma della canzone italiana e tutti gli eurofans aspettano con ansia che il vincitore del Festival di Sanremo dica il fatidico “sì”.

Fortunatamente dal 2017 tutti i vincitori hanno accettato l’onore e l’onere di portare la loro canzone al di fuori dei confini nazionali con risultati alquanto sorprendenti.

Il ritorno dell'Italia all'Eurovision 2017-2021: le scelte italiane al di fuori dei canoni eurovisivi
2017, Francesco Gabbani con Filippo Ranaldi che si esibì per l’ultima volta nei panni del gorilla ballerino

Nel 2017 Francesco Gabbani vince il Festival con la ormai famosissima “Occidentali’s karma”, canzone allegra e up tempo coadiuvata dal simpatico balletto del gorilla ballerino.

Tanto è l”entusiasmo per la canzone che l’Europa già ne va pazza dandola per vincitrice assoluta; le quote dei bookmakers sono bassissime e gli eurofans semplicemente l’adorano.

“Occidentali’s karma” diventa il video ufficiale più visto di sempre per una canzone partecipante all’Eurovision con circa 257 milioni di visualizzazioni.

Francesco arriva a Kiev da grande favorito, grazie anche alla sua verve e simpatia, ma nulla può contro il Portogallo di Salvador Sobral che fa il pieno di voti fra le giurie e il televoto.

Al brano italiano le giurie riservano un inspiegabile settimo posto ed anche il televoto non è da meno con un tiepido sesto posto che conferma la posizione finale in classifica.

Il ritorno dell'Italia all'Eurovision 2017-2021: le scelte italiane al di fuori dei canoni eurovisivi
2018, Ermal Meta e Fabrizio Moro conquistano il pubblico europeo con un’interpretazione emozionate e ben studiata

L’anno dopo l’Italia è nuovamente in gara con la canzone vincitrice di Sanremo: “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro sbarca a Lisbona.

Inutile nasconderlo, c’è un po’ di scetticismo nei confronti della canzone italiana che parla di guerra e dei recenti attentati da parte di gruppi terroristici nelle varie città europee.

Poco male, il team italiano porta sul palco un’esibizione fortemente emozionante grazie all’idea di far comparire in sovraimpressione il testo della canzone in tutte le lingue europee. Un successo! Il pubblico dei televotanti premia l’Italia con un terzo posto a soli 4 punti dalla super favorita Eleni Foureira.

Le giurie invece ribadiscono la loro avversità relegando il brano alla diciassettesima posizione. Nonostante questo, “Non mi avete fatto niente” si classifica al quinto posto confermando il successo dell’Italia che conquista un’altra top 10.

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2019, Mahmood riesce ad esportare “Soldi” in tutta Europa grazie all’Eurovision

Il vincitore a sorpresa di Sanremo 2019 è il giovane debuttante Mahmood con un brano completamente diverso dalla tradizione sanremese: “Soldi”.

Nonostante le critiche e le polemiche che investono il cantante milanese per non essere un “italiano puro”, l’Europa se ne innamora immediatamente e “Soldi” arriva a Tel Aviv fra i favoriti per la vittoria finale.

Grazie al quarto posto per le giurie e al terzo per il televoto a soli 8 punti dalla seconda, Mahmood conquista la medaglia d’argento nella classifica finale a soli 26 punti di distacco dalla prima classificata, l’Olanda con Duncan Laurence e la sua “Arcade”.

Grazie al passaggio eurovisivo “Soldi” diventa una hit internazionale venendo certificata con dischi d’oro e di platino in numerosi paesi come Francia, Spagna e Grecia.

Il ritorno dell'Italia all'Eurovision 2017-2021: le scelte italiane al di fuori dei canoni eurovisivi
2020, Diodato dall’Arena di Verona in un’emozionate esibizione di “Fai rumore” per Europe shine a light

Sanremo 2020 viene vinto da Diodato e la sua “Fai rumore”. Il cantante pugliese di origini valdostane accetta di buon grado la rappresentanza italiana ma l’Eurovision 2020 viene affrettatamente cancellato a causa della pandemia che sconvolge il mondo intero.

Diodato purtroppo deve accontentarsi di partecipare ad uno special prodotto dall’EBU, “Europe shine a light”, dove ha l’occasione di intonare “Nel blu, dipinto di blu” e “Fai rumore” eseguite eccezionalmente dall’Arena di Verona con un’esibizione emozionante e commovente.

Impossibile sapere come sarebbe andata la gara ma siamo sicuri che l’Italia sarebbe stata nuovamente fra i protagonisti. Il nostro rammarico sicuramente è la cancellazione di un Eurovision già bello che pronto. Ci sorprendiamo che l’EBU non abbia preso spunto dalla RAI e non abbia organizzato una gara “ognuno da casa propria”. Un vincitore simbolico e un riconoscimento a quegli artisti che hanno lavorato e investito soldi per la produzione delle canzoni e tutto il resto.

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2021, i Måneskin con “Zitti e buoni” vincono Sanremo e l’Eurovision conquistando anche le classifiche di vendita

Nonostante il protrarsi della pandemia, fortunatamente il nostro Festival di Sanremo viene organizzato anche per l’edizione 2021 e, a sorpresa, vince il gruppo dei Måneskin con la loro proposta glam rock “Zitti e buoni”.

La maggioranza degli eurofans storce il naso per questa azzardata proposta da parte del paese del bel canto e delle armoniose melodie; al contrario gli esperti e gli scommettitori portano il brano italiano fra i favoriti per la vittoria finale.

Sul palco di Rotterdam i 4 ragazzi sono favolosi e bucano lo schermo tanto da vincere il televoto con più di 300 punti.

Le giurie invece si mostrano più caute a vantaggio delle proposte più classiche di Francia e Svizzera. Nonostante questo l’Italia vince finalmente dopo 31 anni l’Eurovision!

Ovviamente dai 31 anni se ne devono levare 17 per l’assenza prolungata dell’Italia dalla gara.

Un successo che va oltre il palco della Ahoy Arena in quanto “Zitti e buoni” conquista le classifiche di vendita di tutta Europa fino a sbarcare anche negli Stati Uniti.

Dal 2011, grazie alle canzoni vincitrici di Sanremo, l’Italia si è sempre piazzata nella top 10 per ben 7 volte in 10 partecipazioni senza contare che nel 1964 lo vinse con “Non ho l’età” e nel 1997 si classificò al quarto posto con “Fiumi di parole”.

L’unica volta che una canzone vincitrice del Festival di Sanremo non si è classificata in top 10 è stata nel 1966 con “Dio, come ti amo!” eseguita da Domenico Modugno.

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1966, Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti vincono Sanremo; chissà come sarebbe andata se all’Eurovision ci fosse andata Gigliola?

La cosa è facilmente spiegabile in quanto Modugno ebbe una furiosa litigata con la produzione per le modalità di esibizione della canzone.

Il cantante pugliese infatti avrebbe preferito esibirsi accompagnato solamente da un chitarrista; purtroppo però il regolamento prevedeva l’uso dell’orchestra.

Le giurie al tempo erano presenti in teatro e ovviamente assistettero alla querelle che mise in cattiva luce il cantante italiano. Da qui un sonoro 0 points per l’Italia.

Nel giro di pochi anni l’Italia è diventata uno dei paesi più apprezzati al pari dell’amatissima Svezia che fino all’edizione 2021 deteneva il record di risultati in top 10:

Dal 2011, anno del rientro in gara italiano, i risultati svedesi sono:

  • 01° posto: 2012, 2015
  • 03° posto: 2011, 2014
  • 05° posto: 2016, 2017, 2019
  • 07° posto: 2018
  • 14°: posto: 2013, 2021

Per quanto riguarda l’Italia i piazzamenti sono i seguenti:

  • 01° posto: 2021
  • 02° posto: 2011, 2019
  • 03° posto: 2015
  • 05° posto: 2018
  • 06° posto: 2017
  • 07° posto: 2013
  • 09° posto: 2012
  • 16° posto: 2016
  • 21° posto: 2014

Tra gli altri sicuramente la Russia è quello che dà e darà più filo da torcere con i seguenti piazzamenti dal 2011:

  • 02° posto: 2012, 2015
  • 03° posto: 2016, 2019
  • 05° posto: 2013
  • 07° posto: 2014
  • 09° posto: 2021
  • 16° posto: 2011
  • Non qualificata: 2018
  • Non partecipato: 2017