Sempre la solita ballata italianaSempre la solita ballata all’italiana

E’ ormai opinione comune fra gli eurofans che l’Italia porti in gara sempre la solita ballata all’italiana.

Ma questo fatto corrisponde alla realtà?

Realmente molti fans della manifestazione musicale più amata al mondo la pensano così?

Ebbene sì, dopo il favoloso quarto posto di Marco Mengoni molti fans hanno storto il naso bollando “Due vite” come non meritevole in quanto sempre la solita ballata all’italiana.

Ma davvero l’Italia porta in gara sempre ballate?

Analizzando però tutti i brani italiani che hanno preso parte alla manifestazione dal 2011 la nostra risposta è ovviamente “no”.

L’Italia non porta in gara sempre la solita tipologia di canzone, anzi, è uno di quei paesi che ogni anno si distingue per la qualità e l’originalità delle sue proposte.

Foto@ANSA

2011: “Madness of love”, Raphael Gualazzi

  • Testo: Raphael Gualazzi
  • Musica: Raphael Gualazzi
  • Produttore: Raphael Gualazzi, Ferdinando Arnò
  • Genere: jazz pop
  • Etichetta: Sugar Music
  • Certificazioni: disco d’oro
2011: "Madness of love", Raphael Gualazzi
Foto@Eurovision.tvEBU

Per il nostro ritorno in gara all’Eurovision, dopo una lunga pausa durata quasi 15 anni, la RAI decide di puntare su di un brano jazz pop eseguito magistralmente dal vincitore delle Nuove Proposte di Sanremo 2011.

Primo classificato per le giurie e undicesimo al televoto, Raphael conquista un trionfale secondo posto portando di prepotenza l’Italia a conquistare la sua prima top 10.

Ma è solo l’inizio…

Grazie alla partecipazione eurovisiva, l’album “Reality and fantasy”, disco di platino in Italia, entra nelle classifiche jazz di numerosi paesi europei.

2012: “Out of love”, Nina Zilli

  • Testo: Nina Zilli, Frida Molander
  • Musica: Frida Molander, Charlie Mason, Christian Rabb, Kristoffer Sjökvist
  • Produttore: Michele Canova Iorfida
  • Genere: rhythm and blues
  • Etichetta: Universal
  • Certificazioni: –
2012: "Out of love", Nina Zilli
Foto@Eurovision.tvEBU

Grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo, Nina Zilli stacca il biglietto per Baku dove il suo charme e il suo look da diva conquistano tutti gli eurofans.

La canzone scritta da un team internazionale italo-svedese-statunitense stacca un ottimo terzo posto per le giurie ma purtroppo un diciassettesimo per il televoto.

Nonostante questo, la nostra Nina nazionale conquista un valido nono posto confermando l’Italia in top 10.

Molto probabilmente il suo look troppo simile alla compianta Amy Winehouse non è molto piaciuto ai telespettatori che, complici i commenti ironici dei commentatori europei, viene bollata con un acido “Amatriciana Winehouse”.

Nonostante la canzone non abbia raggiunto nessuna certificazione, l’album “L’amore è femmina” che contiene l’eurocanzone e la sanremese “Per sempre” è certificato disco d’oro in Italia.

2013: “L’essenziale”, Marco Mengoni

  • Testo: Roberto Casalino, Francesco De Benedittis
  • Musica: Marco Mengoni, Roberto Casalino, Francesco De Benedittis
  • Produttore: Michele Canova Iorfida
  • Genere: Ballata
  • Etichetta: Sony Music
  • Certificazioni: 4 dischi di platino
2013: "L'essenziale", Marco Mengoni
Foto@Eurovision.tvEBU

Nel 2013 ritorna in gara la canzone vincitrice del Festival di Sanremo; l’ultima volta fu nel 1997 con “Fiumi di parole” dei Jalisse.

Con “L’essenziale” Marco Mengoni conferma il trend positivo dell’Italia classificandosi al settimo posto.

Grazie ad una performance lineare e per l’appunto essenziale, il cantante di Ronciglione guadagna il decimo posto al televoto e l’ottavo per le giurie.

A dir la verità, la scelta di Mengoni come rappresentante non è propriamente legata al Festival.

La RAI aveva già preso accordi con la sua casa discografica e la manager Marta Donà per l’eventuale partecipazione.

Il destino ha voluto che poi il cantante vincesse anche il Festival con la prima vera e propria ballata all’italiana dal nostro ritorno.

Con l’occasione esce anche una versione in spagnolo di “L’essenziale” e dell’album “Pronto a correre” che regala a Marco una discreta fama nel paese iberico.

In Italia il singolo resta per ben otto settimane al numero 1 della classifica di vendita collezionando ben 4 dischi di platino mentre l’album di platini ne raggiunge 3.

2014: “La mia città”, Emma

  • Testo: Emma Marrone
  • Musica: Emma Marrone
  • Produttore: Brando, Fabrizio Ferraguzzo
  • Genere: Pop rock
  • Etichetta: Universal
  • Certificazioni: disco d’oro
2014: "La mia città", Emma
Foto@Eurovision.tvEBU

Nel 2014 la RAI decide di cambiare metodo di selezione e invita direttamente Emma a rappresentare l’Italia a Copenaghen.

Emma decide di portare in gara “La mia città”, l’unico brano inedito del suo ultimo album.

Purtroppo la scelta non è delle migliori e “La mia città” conquista solamente il ventunesimo posto nonostante l’entusiasmo e l’impegno con i quali la cantante salentina affronta la partecipazione.

Diciannovesima al televoto e ventunesima per le giurie non sono un risultato propriamente esaltante ma, molto probabilmente, è la dimostrazione che forse l’Europa non è ancora pronta ad un’Italia rock.

A causa di questo risultato Emma è letteralmente massacrata dalla stampa italiana e pesantemente criticata sul web.

Con la scelta di Emma la RAI avrebbe voluto dare una svolta di notorietà all’Eurovision in Italia scegliendo una delle cantanti di maggiore successo.

2015: “Grande amore”, Il Volo

  • Testo: Francesco Boccia, Ciro Esposito
  • Musica: Francesco Boccia, Ciro Esposito
  • Produttore: Michele Torpedine, Celso Valli
  • Genere: Pop Opera
  • Etichetta: Sony Music
  • Certificazioni: doppio disco di platino
2015: "Grande amore", Il Volo
Foto@Eurovision.tvEBU

Finalmente nel 2015 la partecipazione italiana all’Eurovision viene espressamente messa nel regolamento del Festival e i primi a beneficiarne sono i ragazzi del trio Il Volo che con “Grande amore” conquistano il terzo posto a Vienna.

Sesti per le giurie ma primi al televoto, i tre cantanti danno una grande spinta alla loro carriera europea dopo avere spopolato nel resto del mondo.

Il primo posto al televoto è fra i più grandi risultati in termini di voti ricevuti da quando quest’ultimo è stato introdotto.

L’esibizione di “Grande amore” è la più applaudita e sostenuta dagli spettatori della Wiener Stadthalle ma le giurie non ne restano particolarmente colpite probabilmente perché considerano la canzone troppo italiana e classica.

“Grande amore” viene anche premiato dalla sala stampa internazionale con il Marcel Bezençon Award.

Grazie alla partecipazione eurovisiva sia il singolo che l’album “Sanremo grande amore” hanno un discreto successo internazionale.

“Grande amore” raggiunge la prima posizione nella classifica statunitense Classical e staziona per due settimane consecutive in quella dei singoli più venduti in Italia.

2016: “No degree of separation”, Francesca Michielin

  • Testo: Francesca Michielin, Federica Abbate, Norma Jean Martine
  • Musica: Federica Abbate, Cheope, Fabio Gargiulo
  • Produttore: Michele Canova Iorfida
  • Genere: Elettropop
  • Etichetta: Sony Music
  • Certificazioni: doppio disco di platino
Sempre la solita ballata all'italiana?
Foto@AnnaVelikovaEBU

L’anno seguente il vincitore del Festival non accetta di partecipare all’Eurovision e di conseguenza la RAI decide di assegnare il ruolo di rappresentante al secondo classificato.

Il gruppo degli Stadio infatti decide di rinunciare alla partecipazione a favore della seconda classificata Francesca Michielin che accetta di buon grado il ruolo di rappresentante.

Dopo aver valutato alcune canzoni dell’album appena uscito, Francesca decide di portare in gara “Nessun grado di separazione” che si classifica al sedicesimo posto.

Inspiegabile questo risultato vista la bellezza della canzone e la sentita interpretazione di Francesca che si classifica tredicesima per le giurie e diciottesima al televoto.

“Nessun grado di separazione” debutta al primo posto della classifica italiana di vendita nella settimana della sua pubblicazione.

2017: “Occidentali’s karma”, Francesco Gabbani

  • Testo: Francesco Gabbani, Luca Chiaravalli, Fabio Ilacqua
  • Musica: Francesco Gabbani, Filippo Gabbani, Luca Chiaravalli
  • Produttore: Luca Chiaravalli
  • Genere: Pop dance
  • Etichetta: BMG
  • Certificazioni: sei dischi di platino
Sempre la solita ballata all'italiana?
Foto@AndresPuttingEBU

Nel 2017 Francesco Gabbani vince il Festival con la ormai famosissima “Occidentali’s karma”, canzone allegra e up tempo coadiuvata dal simpatico balletto del gorilla ballerino.

Tanto è l’entusiasmo per la canzone che l’Europa già ne va pazza dandola per vincitrice assoluta ancora prima di vederla sul palco di Kiev; le quote dei bookmakers sono bassissime e gli eurofans semplicemente l’adorano.

“Occidentali’s karma” diventa il video ufficiale più visto di sempre per una canzone partecipante all’Eurovision con circa 277 milioni di visualizzazioni.

Francesco arriva a Kiev da grande favorito, grazie anche alla sua verve e simpatia, ma nulla può contro il Portogallo di Salvador Sobral che fa il pieno di voti fra le giurie e televoto.

Al brano italiano le giurie riservano un inspiegabile settimo posto ed anche il televoto non è da meno con un tiepido sesto posto che conferma la posizione finale in classifica.

“Occidentali’s karma” viene anche premiato dalla sala stampa internazionale con il Marcel Bezençon Award.

2018: “Non mi avete fatto niente”, Ermal Meta e Fabrizio Moro

  • Testo: Ermal Meta, Fabrizio Moro, Andrea Febo
  • Musica: Ermal Meta, Fabrizio Moro, Andrea Febo
  • Produttore: Ermal Meta, Roberto Cardelli
  • Genere: Pop folk
  • Etichetta: Mescal
  • Certificazioni: disco di platino
2018: "Non mi avete fatto niente", Ermal Meta e Fabrizio Moro
Foto@AndresPuttingEBU

L’anno dopo l’Italia è nuovamente in gara con la canzone vincitrice di Sanremo: “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro sbarca a Lisbona.

Inutile nasconderlo, c’è un po’ di scetticismo nei confronti della canzone italiana che parla di guerra e dei recenti attentati da parte di gruppi terroristici nelle varie città europee.

Poco male, il team italiano porta sul palco un’esibizione fortemente emozionale grazie all’idea di far comparire in sovraimpressione il testo della canzone in tutte le lingue europee.

Un successo! Il pubblico dei televotanti premia l’Italia con un terzo posto a soli 4 punti dalla super favorita Eleni Foureira e la sua “Fuego”.

Le giurie invece ribadiscono la loro avversità bollando il brano come ruffiano e opportunista relegandolo alla diciassettesima posizione.

Nonostante questo, “Non mi avete fatto niente” si classifica al quinto posto confermando il successo dell’Italia che conquista un’altra top 10.

2019: “Soldi”, Mahmood

  • Testo: Mahmood, Dardust
  • Musica: Mahmood, Dardust, Charlie Charles
  • Produttore: Dardust, Charlie Charles
  • Genere: Alternative hip hop
  • Etichetta: Island Records
  • Certificazioni: quattro dischi di platino
2019: "Soldi", Mahmood
Foto@AndresPuttingEBU

Il vincitore a sorpresa di Sanremo 2019 è il giovane debuttante Mahmood con un brano completamente diverso dalla tradizione sanremese: “Soldi”.

Nonostante le critiche e le polemiche che investono il cantante milanese per non essere un “italiano puro”, l’Europa se ne innamora immediatamente e “Soldi” arriva a Tel Aviv fra i favoriti per la vittoria finale.

Con il quarto posto per le giurie e il terzo per il televoto a soli 8 punti dalla seconda, Mahmood conquista la medaglia d’argento nella classifica finale a soli 26 punti di distacco dalla prima, l’Olanda di Duncan Laurence e la sua “Arcade”.

“Soldi” viene anche premiato come “Miglior brano in gara” con il Marcel Bezençon Award.

Grazie al passaggio eurovisivo “Soldi” diventa una hit internazionale venendo certificata con dischi d’oro e di platino in numerosi paesi come Francia, Spagna, Polonia, Olanda, Svizzera e Grecia.

Non si contano i paesi dove ha stazionato nella top 20 di vendita e ascolti come Israele, Austria, Norvegia, Lettonia, Islanda, Estonia, Lituania o Svezia raggiungendo l’ottava posizione complessiva di vendite in Europa nella settimana successiva alla finale eurovisiva.

In Italia “Soldi” ha stazionato per ben 6 settimane al primo posto della classifica dei singoli più venduti.

Attualmente il brano ha superato i 200 milioni di ascolti su Spotify, un record detenuto solamente da 8 canzoni eurovisive.

2021: “ZITTI E BUONI”, Måneskin

  • Testo: Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi, Ethan Torchio
  • Musica: Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi, Ethan Torchio
  • Produttore: Fabrizio Ferraguzzo, Måneskin
  • Genere: Glam punk rock
  • Etichetta: Sony Music, RCA
  • Certificazioni: cinque dischi di platino
2021: "ZITTI E BUONI", Måneskin
Foto@ThomasHansesEBU

Nonostante il protrarsi della pandemia, fortunatamente il Festival di Sanremo viene organizzato anche per l’edizione 2021 e, a sorpresa, vince il gruppo dei Måneskin con la loro proposta glam punk rock “ZITTI E BUONI”.

La maggioranza degli eurofans storce il naso per questa azzardata proposta da parte del paese del bel canto e delle armoniose melodie; al contrario gli esperti e gli scommettitori portano il brano italiano fra i favoriti per la vittoria finale.

Sul palco di Rotterdam i 4 ragazzi sono favolosi e bucano lo schermo tanto da vincere il televoto con ben 318 punti.

Le giurie invece si mostrano più caute a vantaggio di proposte più classiche da parte di Francia e Svizzera. Nonostante questo, l’Italia vince finalmente l’Eurovision dopo 31 anni!

Ovviamente ai 31 anni se ne devono sottrarre 17 per l’assenza prolungata dalla gara (dal 1994 al 1996 e dal 1998 al 2010).

Un successo che va oltre il palco della Ahoy Arena in quanto “ZITTI E BUONI” conquista le classifiche di vendita di tutta Europa fino a sbarcare anche negli Stati Uniti.

Sicuramente, dopo gli ABBA, i Måneskin sono tra i vincitori eurovisivi di maggiore successo con tour mondiali da tutto esaurito.

Attualmente il brano ha superato i 400 milioni di ascolti su Spotify e la performance live alla finale eurovisiva ha raggiunto le 100 milioni di visualizzazioni sul canale ufficiale di Eurovision.tv diventando il video eurovisivo live più visto.

2022: “Brividi”, Mahmood e BLANCO

  • Testo: Mahmood, BLANCO, Michelangelo
  • Musica: Mahmood, BLANCO, Michelangelo
  • Produttore: Michelangelo
  • Genere: Ballata urban con rapcore
  • Etichetta: Island, Universal Italia
  • Certificazioni: sette dischi di platino
2022: "Brividi", Mahmood e BLANCO
Foto@DanieleVenturelliGettyImages

Come previsto già dal momento in cui sono stati resi noti i nomi dei partecipanti al Festival di Sanremo, la strana coppia formata da Mahmood e BLANCO conquista il pubblico e le giurie sanremesi ottenendo uno straordinario successo.

Ovviamente il duo accetta di rappresentare l’Italia all’Eurovision che, grazie alla vittoria dei Måneskin, viene organizzato in Italia.

A Torino “Brividi” si classifica al 6° posto affasciando sia giurie che pubblico che lo piazzano rispettivamente al 7° e all’8° posto a discapito delle pesanti critiche ricevute dal duo giusto per affossare l’entry italiana che risulta essere nuovamente fra le favorite del concorso.

Un ottimo risultato per un paese ospitante destinato regolarmente a chiudere a fondo classifica come da “tradizione”.

“Brividi” resta in classifica per più di un anno, 62 settimane per la precisione, risultando il brano più venduto di tutto il 2022.

Il videoclip raggiunge le oltre 77 milioni di visualizzazioni mentre gli streams solo su Spotify sono oltre i 137 milioni.

Il duo è il più ascoltato anche su Spotify, Apple Music e su Amazon Music ed è anche presente nella top 10 delle canzoni eurovisive più ascoltate di sempre.

Subito dopo la sua pubblicazione il brano risulta quello italiano con il maggior numero di stream raccolti in 24 ore su Spotify con oltre 3,3 milioni piazzandosi nella top 5 globale della stessa piattaforma.

In Italia “Brividi” staziona per ben 10 settimane al numero 1 della classifica dei singoli più venduti e dei brani più trasmessi dalle radio.

“Brividi” entra anche nelle classifiche di vendita di Svizzera, Lituania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Portogallo, Spagna e Svezia.

2023: “Due vite”, Marco Mengoni

  • Testo: Marco Mengoni, Davide Petrella
  • Musica: Davide Petrella, Davide Simonetti
  • Produttore: Davide Simonetta, Giovanni Pallotti
  • Genere: Ballata
  • Etichetta: Sony Music
  • Certificazioni: 4 dischi di platino
Sempre la solita ballata all'italiana?
Foto@CorinneCummingEBU

Dopo esattamente 10 anni dalla sua ultima partecipazione Marco Mengoni ritorna sul palco dell’Ariston molto più maturo e consapevole.

E questa sua consapevolezza lo porta a vincere nuovamente il festival con una delle sue più belle ed emozionali canzoni: “Due vite”.

Dopo un attimo di esitazione su quale canzone portare in gara a Liverpool, Marco conferma che sarà una nuova versione del brano sanremese a difendere i colori del bel paese.

Il cantante di Ronciglione arriva in Inghilterra un po’ in sordina in quanto gli eurofans ritengono “Due vite” non adatta ad un concorso come l’Eurovision.

Poco male, Marco sul palco si dimostra un vero professionista e pian piano conquista sia il pubblico, sesto al televoto, sia le giurie che lo premiano con un ottimo terzo posto ad un solo punto dalla seconda classificata Noa Kirel.

E per soli 12 punti non si piazza al terzo posto complessivo nuovamente dietro ad Israele.

Nonostante ciò, l’esibizione è un susseguirsi di emozioni a dimostrazione che anche la “solita ballata all’italiana” può ancora emozionare.

“Due vite” viene anche premiato come “Miglior brano in gara” con il Marcel Bezençon Award.

Il videoclip su YouTube è il più visto dell’edizione 2023 con più di 87 milioni di visualizzazioni mentre gli ascolti su Spotify superano gli 81 milioni complessivi.

Il brano staziona ancora nella top 50 dei singoli più venduti in Italia dove è stato certificato con 4 dischi di platino.

Subito dopo la finale eurovisiva “Due vite” è entrata nella Global 200 di Spotify assieme alle canzoni di Svezia, Finlandia, Norvegia e Israele.

Ricapitolando, ecco tutti i genere portati dall’Italia nel nuovo corso eurovisivo dal 2011:

  • 2011: “Madness of love” – Jazz pop
  • 2012: “Out of love” – Rhythm and blues
  • 2013: “L’essenziale” – Ballata
  • 2014: “La mia città” – Pop rock
  • 2015: “Grande amore” – Pop Opera
  • 2016: “No degree of separation” – Elettropop
  • 2017: “Occidentali’s karma – Pop dance
  • 2018: “Non mi avete fatto niente” – Pop folk
  • 2019: “Soldi” – Alternative hip hop
  • 2021: “Zitti e buoni” – Glam punk rock
  • 2022: “Brividi” – Ballata urban con rapcore
  • 2023: “Due vite” – Ballata